La Fiom è pronta a raccogliere le firme per un referendum contro il Jobs act del governo Renzi. Lo ha detto il segretario generale del sindacato dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini che oggi ha partecipato a un’assemblea dei lavoratori della Selex Es di Genova. “Metteremo a punto una proposta di legge di iniziativa popolare per estendere lo statuto dei lavoratori e stiamo ragionando di arrivare anche a referendum abrogativi: le leggi in questo Paese o le cambia il Parlamento o le possono cambiare i cittadini abrogandole quando sono sbagliate“.
“Questo governo – ha aggiunto Landini – non è stato eletto dal popolo e nessuno ha mai dato a Renzi mandato per cambiare l’articolo 18“. “Sono convinto che chi lavora, è giovane ed è precario non è d’accordo con le politiche di questo governo e noi vogliamo dare voce alla maggioranza di questo paese”.
Landini ha rigettato le accuse in base alle quali, dietro ai suoi attacchi al governo Renzi ci sarebbero ambizioni politiche, da parte sua: “Mi sono rotto un po’ le scatole – ha detto – perché questo è un modo un po furbesco di non voler fare i conti con quello che stiamo dicendo ed è un tentativo di denigrare e strumentalizzare quello che stiamo dicendo. Noi siamo un sindacato: Renzi deve farsene una ragione e deve sapere che siccome abbiamo un consenso e una rappresentanza vogliamo avere la stessa dignità che hanno le imprese. Le caricature le faccia a qualcun altro, se se le lascia fare”. “Noi abbiamo l’ambizione di rappresentare un’idea diversa di come far funzionare questo paese e di indicare delle soluzioni e delle strade. Quindi – ha concluso Landini – è utile che il governo affronti e entri nel merito delle cose che stiamo proponendo”.