La panchina di Pippo Inzaghi traballa, impossibile negarlo. Abbandonato da società e tifosi, il tecnico rossonero si sforza di guardare al futuro con uno sguardo positivo: “Ho trovato molto positivo il fatto che il dottor Galliani e il presidente siano sempre vicini alla squadra – dichiara in conferenza – Galliani è venuto per rafforzare la mia posizione e cercare di capire le cause che ci hanno portato pochi punti”.
“È stato un discorso molto positivo. Noi guardiamo avanti – prosegue Inzaghi – siamo i primi a sapere che dobbiamo fare di più e domani abbiamo una grande opportunità e la possibilità di trovare 3 punti che saranno importanti per la nostra classifica. Io devo essere valutato per i risultati, io mi auguro che il Milan abbia fiducia in me come persona e allenatore”.
Convinzione nei propri mezzi, una dote che certamente non manca a Pippo Inzaghi: “Io sono stra-convinto di poter ancora dare tanto a questo club e sento l’appoggio della società. Poi qualsiasi cosa succederà il Milan rimarrà sempre nel mio cuore. È logico che vorrei allenare il Milan per vent’anni e sono qui per ribadirlo. Fare l’allenatore è bellissimo. So com’è questo lavoro. Spero di non avere mai un esonero, ma tutti, anche i più grandi, ci sono passati da questo”.
“Quando uno fa il proprio lavoro come me può girare a testa alta – prosegue – Tassotti? L’ho voluto io, mi confronto tutti i giorni, mi ha dato una grande mano e non mi piace leggere che voleva dare le dimissioni, perché sono cose non vere e mi dispiace per Mauro che è una persona straordinaria e ho fatto un mese di lotta per tenerlo al Milan con me”.
Tra i punti controversi della gestione Inzaghi, ci sono i tantissimi infortuni che hanno colpito questa prima parte di stagione: “Abbiamo avuto tanti infortuni traumatici e in quei casi puoi fare molto poco. Penso che ora comunque abbiamo giocatori importanti e possiamo fare bene, quindi non troviamo scuse. Montolivo dopo l’infortunio che ha avuto, torna dopo un anno o un anno e mezzo, ha stretto i denti per mettersi a disposizione, ma sapevamo che poteva essere così”.
“De Jong dopo l’infortunio al Mondiale non è riuscito a fare la preparazione, dispiace molto. Quando succedono così tanti infortuni fai fatica a ruotare i giocatori e quando rientrano li devi mettere subito in campo, perché sei costretto, purtroppo non ho potuto schierare la stessa formazione per più tempo – ha spiegato – Ci sono state una serie di problematiche che non ci hanno fatto trovare la giusta brillantezza“.
Contro il Verona servirà il miglior Milan: “Contro il Cesena e il Chievo non ho visto la squadra in grandi difficoltà. Speriamo domani di vedere bene la squadra anche dal punto di vista fisico – chiosa – Affrontiamo sempre gli avversari nella loro migliore condizione, ma questa non vuole essere una scusa, sono il primo a dire che dobbiamo fare di più, perché siamo il Milan, noi siamo i primi critici di noi stessi, soprattutto io”.