Sarà a breve disponibile in Italia un dispositivo in grado di prevedere le crisi ipoglicemiche e interrompere l’erogazione dell’insulina prima delle crisi. La novità, presentata al congresso “Diabete: l’era della tecnologia intelligente” di Roma, è il primo passo verso il cosiddetto “pancreas artificiale” che consente ai pazienti diabetici di regolare i livelli del glucosio nel sangue.
A differenza dei dispositivi attuali, che bloccano l’infusione quando ormai la glicemia è troppo bassa, il diffusore “intelligente” ha un algoritmo che riesce a prevedere quando si rischia una crisi, e a far agire la pompa di conseguenza.
“È un sistema molto promettente”, ha spiegato Riccardo Schiaffini, diabetologo pediatra dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. “Almeno il 50% dei pazienti con diabete di tipo 1 – ha aggiunto – ha una ipoglicemia notturna, e ogni paziente ha almeno una ipoglicemia grave a settimana”.
Il dispositivo, completamente rimborsato dal Servizio sanitario nazionale, sarà destinato soprattutto ai pazienti con diabete di tipo 1, ma potranno usarlo anche quelli con diabete d tipo 2 che non riescono a tenere sotto controllo la glicemia.
Sono oltre 250 milioni in tutto il mondo i pazienti che soffrono di diabete. Secondo i dati dell’Italian Barometer Diabetes Report 2014, entro il 2030 il diabete passerà dall’undicesima alla settima posizione tra le cause di decesso nel mondo e guadagnerà il quarto posto nei paesi industrializzati. Più di 3 milioni di italiani, il 4,9% della popolazione assistita dal Servizio Sanitario Nazionale, soffre di diabete. In Italia il diabete di tipo 1, quello che generalmente si manifesta in età giovanile, colpisce circa 250mila persone, e più di 25mila sono i pazienti pediatrici.