I cento giorni in orbita di Samantha Cristoforetti si festeggiano senza la torta ma con gli attestati di stima del comandante della Iss, Barry Wilmore: “Essere un buon coordinatore è di sicuro la cosa più difficile che si possa fare quassù e lei lo ha svolto alla perfezione, si è preparata bene e ha fatto un lavoro fantastico, tanto di cappello”.
Per l’astronauta italiana dell’Esa, Samantha Cristoforetti, è il riconoscimento dell’addestramento nell’Aeronautica militare come pilota da combattimento e poi alla Nasa.
Samantha ha lasciato il cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan il 23 novembre dello scorso anno, a bordo di un razzo Sojuz, assieme al russo Anton Shkaplerov e all’americano Terry Virts. Ad accoglierla sulla Iss, dov’è stata la prima del suo equipaggio a entrare, i russi Aleksandr Samokutjaev ed Elena Serova e l’americano, Barry Wilmore.
La missione dell’Agenzia spaziale italiana terminerà il 14 maggio del 2015 con l’atterraggio della Sojuz Tma-15M nel deserto del Kazakhstan.
Nella stazione spaziale, che orbita intorno alla Terra a un’altezza di 400 km e a una velocità di 28mila km all’ora, la Cristoforetti ha effettuato le fasi di cattura delle navette cargo e oltre 200 esperimenti scientifici, oltre a condividere le immagini del pianeta dal modulo italiano Cupola, condivise anche via internet dal profilo twitter @AstroSamantha.