Google contro le bufale sul suo motore di ricerca: il colosso di Mountain View starebbe infatti mettendo a punto Knowledge-Based Trust, un nuovo algoritmo che sfrutta le informazioni del database Knowledge Vault, che permetterà di intercettare i contenuti considerati poco attendibili, premiando o penalizzando i siti web che li pubblicano.
L’aggiornamento fa seguito a quello effettuato da Facebook lo scorso agosto, volto all’evidenziare i link che fanno ricorso al click-baiting nel News Feed, per limitare la diffusione delle notizie false e per rendere il social network una fonte di informazione attendibile.
Il funzionamento del nuovo sistema, che non è ancora operativo, è stato spiegato sul sito Arxiv.org: “Una fonte che ha poche notizie false viene considerata affidabile – si legge nell’articolo – Le notizie vengono estratte automaticamente da ogni fonte mediante metodi di selezione dell’informazione già utilizzati per costruire i nostri database”.
“Invece che contare i link in entrata – si legge ancora – il sistema conta il numero di fatti non corretti all’interno della pagina. Una fonte che ha pochi fatti falsi è considerata affidabile, e finisce in alto nell’elenco”: l’attuale algoritmo di Google ordina infatti i risultati in base alla popolarità, premiando nel ranking le pagine che hanno più link da parte di altri siti.