Disagi e danni a causa del maltempo in Sicilia, dove si registrano frane, allagamenti, abitazioni sgomberate, torrenti ostruiti dai detriti: la Protezione civile ha emesso una nuova allerta meteo per oggi sulle regioni meridionali. La pioggia che cade da due giorni, nel palermitano, ha messo in ginocchio Bisacquino, Campofiorito, Contessa Entellina, Chiusa Sclafani. In particolare i comuni di Bisacquino e Campofiorito sono rimasti isolati e solo nella tarda serata i vigili del fuoco e gli uomini della Protezione civile con le ruspe hanno aperto un varco lungo la strada statale 188 che li collega.
Sempre a Bisacquino ventotto famiglie sono state sgomberate dalle loro abitazioni per una frana che ha interessato un costone roccioso in contrada “Cozzo Serronello”: l’area è stata messa in sicurezza. Numerosi i disagi non solo per i danni causati dal maltempo alle arterie stradali ma anche sulle tratte ferroviarie, come lungo la linea tra Cominiti e Campofranco. Fiumi esondati nell’agrigentino, dove il Verdura nel Riberese, l’Akragas ad Agrigento ed il Salso a Licata sono tracimati in molti punti.
A causa dell’esondazione del fiume Salso è stata chiusa la statale 290 tra Resuttano e Alimena. Nella stessa zona è stata chiusa per frana la provinciale 19. Interrotta la provinciale 54 che da Petralia porta alla stazione sciistica di Piano battaglia è stata chiusa per smottamenti.
Continua a piovere anche a Catania, mentre sull’Etna prosegue la nevicata che ieri ha isolato per parte della giornata il Rifugio Sapienza. La provinciale che porta in quota sul vulcano è stata riaperta e a tratti è percorribile solo con catene.
“Milioni di euro andati in fumo e un anno di lavoro cancellato in poche ore”, affermano il presidente e il direttore della Coldiretti agrigentina, Roberto Caruana e Massimo Primavera. Problemi anche lungo il fiume Sosio-Verdura che attraversa Burgio Caltabellotta Villafranca Sicule: quest’anno la pioggia ha provocato una esondazione mai vista in passato con danni alle colture, alle strutture aziendali (impianti di irrigazione, fabbricati, mezzi ed attrezzi).
Si temono danneggiamenti anche al ponte provvisorio sul fiume Verdura, sulla statale 115, indispensabile per tutte le attività produttive. Gravissima la situazione lungo il fiume Naro che ha spazzato via tutte le colture pregiate del territorio. Sempre nell’agrigentino danni ai terreni limitrofi al fiume Carboj tra i territori di Menfi e Sciacca e il fiume Basso Belice nei Comuni di Menfi e Castelvetrano le forti piogge hanno fatto straripare i fiumi i quali hanno portando detriti ed altro distruggendo le strutture dei vigneti e agrumeti mentre i seminativi e le ortive sono tutte sommerse dall’acqua.
“I nostri tecnici sono costantemente impegnati nell’analisi della situazione – aggiungono il presidente ed il direttore – e chiediamo la dichiarazione dello stato di calamità”. L’acqua ha letteralmente portato via agrumeti, oliveti, ortaggi nella zona di Chiusa Sclafani, Giuliana, Bisacquino e Contessa Entellina. I campi seminati sono completamente allagati e in futuro anche il grano potrebbe subire ulteriori danni così come si temono conseguenze devastanti anche per le ciliegie, insieme all’olio una delle produzioni d’eccellenza della zona. Anche per Palermo la Coldiretti chiede la dichiarazione dello stato di calamita’.