Granello dopo granello, il castello di sabbia costruito dal presidente Manenti si sbriciola ogni giorno di più. Se a Collecchio è infatti prevista l’ennesima assemblea dei soci, giocatori e staff tecnico non intendono più concedere tempo: “Ieri abbiamo avuto un confronto con il presidente (Manenti, ndr) – ha detto il capitano ducale Alessandro Lucarelli – e ci ha detto che il problema è riuscire a portare i soldi in Italia”.
“Ci ha detto che se riesce oggi ci porterà delle garanzie su questi soldi, e noi ora stiamo aspettando che alle parole facciano seguito i fatti. La pazienza però ha un limite – puntualizza Lucarelli – noi abbiamo dato delle tempistiche, e veramente il tempo sta per scadere. E’ arrivato il momento di far vedere qualcosa a questa squadra, altrimenti ci muoveremo“.
C’è anche spazio per una frecciatina alla Figc, presente questa mattina nel ritiro del Parma per discutere con la dirigenza: “Mi viene da ridere, perchè appena si è parlato che forse la squadra non giocava, subito questa mattina abbiamo qui la Figc. Mi interessa capire se vengono perchè tengono alla regolarità del campionato, o se tengono alle sorti del Parma”.
Intanto la Procura di Parma ha aperto un altro, inquietante, fascicolo di indagine sulla precedente gestione del club. Una firma apposta su un documento che indicava un credito vantato dal Parma nei confronti di una azienda emiliana per un milione di euro sarebbe infatti risultata falsa. La crisi del club gialloblù non ha fine.