Alla Camera impegnata sulla discussione delle riforme costituzionali è ancora caos. Durante la notte è proseguita la maratona, durata fino alle 2.45, che ha dato il via libera agli emendamenti al ddl di riforme costituzionali. L’esame e l’approvazione dei 40 articoli che riscrivono la Costituzione è avvenuta però in un’Aula semivuota.
Le opposizioni hanno abbandonato l’Aula di Montecitorio e si sono rivolte al presidente della Repubblica. FI, Lega, M5S e Sel si recheranno al Colle martedì, per portare all’attenzione del capo dello Stato l’operato del governo che ritengono stia bloccando il dibattito parlamentare per portare avanti le sue riforme.
> MARTEDI’ OPPOSIZIONI DAL PRESIDENTE MATTARELLA
Fi-Lega-Sel in una conferenza stampa congiunta, hanno definito il presidente del Consiglio “un bullo”. “Gli faremo vedere i sorci verdi”, ha tuonato il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta. Anche Civati e Fassina della minoranza Pd non hanno annunciato che non voteranno le riforme.
Renzi però non si ferma: “Credo che a rammaricarsi debbano essere il centrodestra, le opposizioni. Noi bene così, andiamo avanti”. Per il via libera finale al provvedimento occorrerà aspettare i primi giorni di marzo.
Grazie alla tenacia dei deputati terminati i voti sulla seconda lettura della riforma costituzionale. Un abbraccio a #gufi e #sorciverdi
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 14 Febbraio 2015
Tra i nuovi provvedimenti approvati dalla Camera c’è anche una modifica alla maggioranza parlamentare necessaria a deliberare lo stato di guerra: d’ora in poi per il via libera, che spetterà alla sola Camera dei deputati, servirà la maggioranza assoluta dei voti.