E’ legge la stretta sui benefici penitenziari ai condannati per scambio elettorale politico-mafioso. La Commissione Giustizia della Camera, all’unanimità in sede legislativa, ha infatti approvato in via definitiva la proposta di legge, della quale era relatore Davide Mattiello (Pd), che esclude dai benefici penitenziari il 416 ter. Le modifiche al 416 ter, il voto di scambio politico mafioso, erano già state approvate dal Senato. Quando la legge entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il condannato per voto di scambio non potrà più accedere al lavoro esterno, ai permessi premio e alle misure alternative (affidamento in prova, detenzione domiciliare e semilibertà). Il testo approvato, inoltre, attribuisce alla procura distrettuale antimafia le funzioni di pm nelle indagini preliminari sul 416 ter e nel processo di primo grado.
“Dopo aver potenziato e ampliato dieci mesi fa la punibilità del voto di scambio politico-mafioso – commenta Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia – ora abbiamo inasprito anche il trattamento processuale e penitenziario applicando il sistema del cosiddetto doppio binario già previsto dall’ordinamento per l’associazione mafiosa e altri reati connessi di particolare gravità e allarme sociale. Il messaggio – conclude Ferranti – deve essere chiaro: la lotta alla mafie in nome della legalità è per il Pd una assoluta priorità e uno degli obiettivi primari di questa legislatura”. “Un segnale importante su un tema che deve trovarci il più uniti possibile, in coerenza col richiamo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”, commenta il relatore del provvedimento, Davide Mattiello, il quale ha colto l’occasione per annunciare di aver depositato una interrogazione al ministro Orlando affinché avvii una ricognizione sullo stato di applicazione del 416 ter. “Il vice ministro Costa, presente in Commissione Giustizia, si è fatto carico della questione. Lo ringrazio di questo”. “Il prossimo ritocco riguarderà l’innalzamento delle pene – conclude l’esponente del Pd – proporzionale all’annunciato aumento delle pene per il 416 bis”. “Oggi è stato segnato un colpo importante al malaffare – commenta il capogruppo del Pd in Commissione Giustizia, Walter Verini – ed ora, dopo averla scritto e approvata, anche grazie all’impegno civico di “Libera” e di Don Ciotti, con la ricognizione sul suo stato di applicazione vogliamo essere sicuri che questa legge funzioni bene”.