Non saranno gli otto secondi scarsi di dichiarazione – come avvenuto sabato scorso a due ore di distanza dalla elezione – ma sarà comunque un discorso breve e intenso, non più lungo di un quarto d’ora, scritto di suo pugno nella giornata di ieri, trascorsa nel suo ufficio della Corte Costituzionale in attesa di rassegnare le dimissioni da giudice “a causa della avvenuta elezione a presidente della Repubblica”.
C’è comunque attesa per il discorso che Sergio Mattarella, dodicesimo capo dello Stato, pronuncerà davanti alle Camere riunite a partire dalle 9.30. Certamente ci sarà un passaggio sull’esigenza di ritrovare un’unità nazionale forte che permetta di portare avanti in un clima disteso i sacrifici che necessariamente attendono il Paese. Ci sarà senz’altro anche un passaggio sulle riforme costituzionali, materia del resto sulla quale Mattarella può ritenersi un esperto. E poi non potrà mancare un riferimento alle “difficoltà e speranze dei cittadini”, concetti espressi con un miracolo di sintesi in quegli ormai famosi otto secondi di sabato scorso.
Mattarella è sereno e con la serenità e la compostezza che sono ormai tratti distintivi della sua figura politica e istituzionale coniugherà la solennità del discorso con le esigenze di rappacificare le contrapposte posizioni politiche, dando un messaggio di speranza ai cittadini che hanno accolto con favore la sua elezione. In questo senso va intesa la telefonata intercorsa con Silvio Berlusconi (che non lo ha mai amato molto) ma che sembra aver gradito la simbologia del gesto e che sarà presente al giuramento insieme ad alte cariche dello Stato e ai leader dei partiti. Oltre ovviamente ai 1009 grandi elettori di sabato scorso (compreso Giorgio Napolitano, grande “sponsor” di Mattarella).
Non ci sarà però Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, che intende dissociarsi dal coro con una mossa certamente impopolare motivata proprio dall’invito che Mattarella ha fatto a Berlusconi: sembra che Grillo chiederà un successivo incontro privato con il Capo dello Stato. E c’è da giurarci che non avverrà molto presto.
La cerimonia sarà alle 9.30 e la padrona di casa sarà la presidente della Camera Laura Boldrini che avrà al suo fianco il reggente del Senato Valeria Fedeli (Grasso fino alle 12 sarà capo dello Stato provvisorio). Ci sarà il giuramento di Mattarella secondo il consueto rituale: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”. Poi il discorso e l’omaggio all’Altare della Patria dopo che sabato – in forma privata – c’era stato l’omaggio alle Fosse Ardeatine.