Il premier Matteo Renzi rivela su twitter il suo ottimismo sull’esito di una mattinata dedicata al difficile lavoro di mediazione sulla riforma elettorale. Sullo sfondo, anche le fibrillazioni per la scelta di un candidato per il Quirinale. In agenda, gli incontri con il leader di Forza Italia e con l’opposizione interna del Pd, prima della riunione del Consiglio dei ministri.
“Con Italicum preferenze e singoli candidati di collegio. Spariscono le liste bloccate. Ballottaggio è garanzia anti inciucio”, è l’indicazione pubblicata dal presidente del consiglio sul social, con l’ashtag #lavoltabuona.
Con Italicum preferenze e singoli candidati di collegio. Spariscono le liste bloccate. Ballottaggio è garanzia anti inciucio #lavoltabuona
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 Gennaio 2015
Il vertice con Berlusconi è il primo scoglio da superare. L’ex Cavaliere è arrivato a Palazzo Chigi intorno alle 11, accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini. La posizione di Forza Italia è nota: capolista bloccati, nei collegi plurinominali; punti sui quali gli azzurri non vogliono arretrare, mentre maggiori margini per una trattativa ci sarebbero sull’ipotesi che il premio di maggioranza venga attribuito alla lista e non alla coalizione, come prevede un emendamento presentato dal senatore del Pd Stefano Esposito.
Ma Renzi deve risolvere anche i grossi problemi che stanno scuotendo il suo partito, il Pd, con l’opposizione interna che minaccia di non votare l’Italicum, come ha detto Miguel Gotor. L’incontro con i senatori Pd è fissato per mezzogiorno. L’opposizione interna al Pd, che può contare una trentina di senatori, punta al ripristino delle preferenze e all’abolizione dei capilista bloccati. Una posizione che cozza con quella dei berlusconiani e che mette Renzi davanti a un doppio fronte di trattative.