Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono state liberate: dopo le prime voci che facevano riferimento a fonti legate ai ribelli siriani, è arrivata la conferma della liberazione delle due volontarie italiane, che erano state rapite lo scorso 31 luglio.
A confermare il loro rilascio, anche un tweet pubblicato dal profilo di Palazzo Chigi, che riferisce inoltre che le due volontarie presto torneranno a casa:
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono libere, torneranno presto in Italia
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) 15 Gennaio 2015
La notizia del rilascio è stata rilanciata anche da Al Jazeera, che ha citato fonti del gruppo Al Nusra, la stessa fazione ritenuta responsabile del sequestro. Altri account Twitter vicini alla resistenza anti-Assad affermano che le volontarie sarebbero già in Turchia.
Il rientro in Italia delle due volontarie lombarde di 21 e 20 anni è avvenuto in nottata all’aeroporto di Ciampino. Ad attenderle c’erano i familiari (oltre a un nutrito drappello di reporter e cameramen) e per quanto riguarda le istituzioni il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. E’ previsto un loro faccia a faccia con i magistrati del pool antiterrorismo a cui racconteranno i particolari della loro detenzione. Infine potranno ritornare alla loro vita normale.
Sul portale di microblogging, però, iniziano però ad arrivare le critiche dei membri dello Stato Islamico: “Questi cani del fronte Al Nusra rilasciano le donne crociate italiane e uccidono i simpatizzanti dello Stato Islamico”, scrive Muahhed al Khilafa sul suo account, dove si firma con l’hashtag dell’Is. E ancora: “Forse le hanno liberate in cambio di donne musulmane detenute in Italia”, osserva Saad al Homeidi, altro islamista nel suo account.