Massimiliano Latorre potrà restare in Italia altri tre mesi per curarsi. Il marò, accusato dell’omicidio di due pescatori in India insieme all’altro fuciliere Salvatore Girone, ha ottenuto una proroga dalla Corte suprema indiana. La notizia è arrivata da fonti giudiziarie indiane ed è stata confermata da fonti della Farnesina.

La magistratura indiana gli aveva già concesso a metà settembre un permesso di quattro mesi per curarsi in Italia in seguito a un’ischemia. LaTorre è stato poi operato il 5 gennaio a Milano per un’anomalia cardiaca. Sarebbe dovuto rientrare in India lunedì scorso, ma il termine era stato poi esteso a venerdì 16 gennaio. La stessa magistratura indiana aveva invece negato all’altro marò di rientrare in Italia per le festività natalizie.

Il governo italiano aveva chiesto una proroga alla permanenza di Latorre in Italia per ragioni umanitarie. Sul caso dei due marò era intervenuto anche il segretario generale dell’Onu, Ban ki-moon, preoccupato che “la vicenda possa avere implicazioni per gli sforzi comuni e la collaborazione sulla pace e la sicurezza internazionale, comprese le operazioni anti pirateria”.

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha definito molto positivo che la richiesta sia stata riconosciuta dalla Corte suprema indiana. Ha detto inoltre che ora bisogna lavorare a una soluzione definitiva per tutti e due i fucilieri. “È una notizia positiva, c’era una richiesta basata su ragioni umanitarie”, ha ricordato il titolare della Farnesina.