Sono trascorsi quasi tre anni da quando i due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati arrestati in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani. Un’odissea straziante per la compagna di Latorre Paola Moschetti: “Eppure sono innocenti, eppure stavano svolgendo il loro dovere”. Intanto il marò è stato ricoverato a Milano per accertamenti.
“Che Massimiliano possa superare i suoi problemi di salute, che Salvatore possa finalmente far rientro dai suoi cari – scrive la donna su Facebook – e che sia restituito a noi tutti parte di quel che ci è stato sottratto ponendo fine a questa acuta sofferenza”.
Latorre, fuciliere della Brigata San Marco, si trova attualmente in Italia per curare un ictus che lo ha colpito a New Delhi. Il permesso speciale scadrà il prossimo 13 gennaio: “Quando ci si appresta a salutare un nuovo anno è sempre tempo di bilanci. Quello appena passato non posso definirlo positivo”.
Il perché è sotto gli occhi di tutti: “Aver visto il mio compagno rischiare la sua vita in un ospedale indiano e a distanza di quattro mesi esatti avere ancora serie problematiche di salute, non può rappresentare motivo di felicità”.
“Vedere la luce di un terzo anno sapendo che la situazione giudiziaria che coinvolge ingiustamente lui ed il suo collega è ancora irrisolta – prosegue la Moschetti – non regala certo tranquillità”.
Infine un ringraziamento: “Anche a Voi tutti auguro salute e serenità perché a mio avviso le uniche due cose che davvero contano – conclude rivolgendosi ai sostenitori dei marò – e Vi ringrazio per essere al nostro fianco, ormai siete parte delle nostre vite rappresentando un valore imprescindibile: la solidarietà!”.