Un incendio è scoppiato su un traghetto della Norman Atlantic, della compagnia italiana “Vismar di Navigazione”, partito da Igoumenitsa e diretto ad Ancona: a bordo 478 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio provenienti da più di 20 paesi differenti: in totale gli italiani erano 44 tra cui il comandante della nave Argilio Giacomazzi, 62 anni, della Spezia. Le condizioni meteo “drammatiche” hanno reso le operazioni di soccorso particolarmente difficili: il lavoro è stato svolto in costante collaborazione tra la Grecia e l’Italia, successivamente è stata coinvolta anche l’Albania.
A bordo numerosi autotrasportatori e pochi turisti. Anche il Papa durante l’Angelus ha rivolto una preghiera sia per le persone che erano sul traghetto sia per le persone impegnate nelle operazioni di recupero.
ore 19.14 – Continuano lentamente i soccorsi con gli elicotteri: a bordo ancora 312 persone.
ore 18.29 – Le persone ancora a bordo del traghetto lanciano il loro allarme: un uomo raggiunto dalla televisione greca ha detto che non riescono a respirare per il fumo denso, stanno soffrendo il freddo mentre il pavimento sotto i loro piedi è incandescente. Una delle ragazza salvate ha detto: “Sembrava il Titanic”.
ore 17.42 – Dopo ore di tentativi, il rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi è riuscito ad agganciare con una cima la prua della Norman Atlantic. Potrebbero quindi iniziare a breve le operazioni di stabilizzazione e rimorchio della nave che è ancora alla deriva e in fiamme.
ore 17.34 – Sale a 161 il numero delle persone tratte in salvo, mentre 317 persone sono ancora a bordo del traghetto, a più di dodici ore dall’allarme lanciato per l’incendio. Lo scorso 19 dicembre la nave aveva subito una verifica ispettiva e sono state riscontrare ben sei non conformità, che non avevano però portato al fermo della nave. Il principale problema riguardava le porta teglia-fuoco che risultavano malfunzionanti.
ore 17.15 – Ci sarebbe una vittima recuperata dai soccorritori. Lo ha detto l’ammiraglio Giovanni Pettorino, capo reparto operativo della Guardia Costiera. L’uomo, di nazionalità greca, sarebbe morto nel tentativo di abbandonare la nave finendo in mare. Il corpo si trova a bordo di una motovedetta che sta rientrando a Brindisi. Il decesso è stato confermato da fonti di Palazzo Chigi.
ore 16.53 – Solo quattro camionisti turchi, preoccupatissimi per la sorte dei loro compagni e dei tir, attendono nel porto di Ancona, seduti in un bar, notizie sui soccorsi ai passeggeri della Norman Atlantic, il traghetto della Visemar noleggiato dalla Anek Lines andato a fuoco al largo di Corfù dopo un incendio partito dal garage. Non ci sono gruppi di familiari in attesa, e la Anek, che ha aperto il proprio box alla stazione marittima, non ha ricevuto richieste di assistenza. ”In genere – spiega l’addetta al pubblico – su questa nave viaggiano persone munite di mezzi propri, per lo più turisti o lavoratori stranieri, che non hanno bisogno di passaggi auto una volta arrivati in Italia. Noi comunque siamo a disposizione per ogni necessità”. Nella stazione deserta, un cartello in inglese spiega che l’arrivo della Norman Atlantic è ”annullato”. Nel bar ‘Manganelli’, uno dei locali storici del porto, fra troupe televisive e i pochi avventori di passaggio, i quattro autisti turchi vivono ore di apprensione. Un pò in italiano e un pò in inglese raccontano: ”Non riusciamo a metterci in contatto con i nostri colleghi, i cellulari non prendono o sono caduti in acqua. Siamo preoccupati”. Avrebbero dovuto dare il cambio ai camionisti in arrivo con la Norman, e ora invece non sanno neppure ”se i camion si sono salvati. Ce n’erano un centinaio nel garage, ma saranno andati a fuoco…”. Temono per i loro amici e anche per il loro lavoro, ”già che di lavoro ce n’è così poco”.
ore 16.34 – Il ministero della Marina Mercantile greca, ha comunicato la lista dei passeggeri della nave Norman Atlantic. Al bordo della nave si trovavano 422 passeggeri. Gli italiani risultano 44, di cui la metà fa parte dell’equipaggio. li altri sono: 234 greci, 1 rumeno, 2 russi, 6 austriaci, 2 ungheresi 10 svizzeri, 1 croato 8 georgiani, 5 siriani, 1 svedese, 1 canadese, 2 ucraini, 1 egiziano, 18 tedeschi 54 turchi, 2 afgani, 22 albanesi 1 maltese, 7 bulgari, 3 cittadini del Fyrom, 2 inglesi, 3 olandesi, 3 belgi, 9 francesi, 2 iracheni. Sono invece 56 i membri dell’equipaggio, di varie nazionalità.
0re 16.19 – I passeggeri tratti in salvo sarebbero arrivati a 147. I soccorsi diventeranno ancora più difficili quando non ci sarà più la visibilità fornita dalla luce del giorno. Dalle immagini che arrivano dall’alto non è ancora chiaro se l’incendio è stato domato del tutto. Il portavoce del ministero della Difesa ha scritto su Twitter che “secondo ministero della marina mercantile greco sono 22 gli italiani a bordo su un totale di 422 passeggeri e 56 equipaggio”.
Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha informato tramite il social network che le operazioni di trasbordo non si interromperanno durante la notte.
ore 15.15 – Sale a 131 il numero dei passeggeri in salvo sui 478 a bordo. Al momento le operazioni di soccorso avvengono solo attraverso gli elicotteri: le condizioni del mare e l’incendio ancora in atto non consentono infatti alle motovedette di avvicinarsi alle fiancate della nave. I due bambini di tre e cinque anni soccorsi sulla nave Norman Atlantic in fiamme al largo dell’Albania e portati in elicottero a Galatina sono stati visitati nell’ospedale di Galatina e sono ora ricoverati nel reparto di Pediatria. Le loro condizioni sono buone. La mamma, che è incinta, è stata visitata nel reparto di ginecologia.
ore 14.20 – Sono 111 i passeggeri in salvo: 49 sono sulla motonave Spirit of Pireus, 36 sono stati presi dalla motonave Aby Jeanette e 17 da un elicottero della Marina e trasferiti sulla motonave Cruise Europa. Altri 9 sono stati recuperati dagli elicotteri di Capitaneria e Aeronautica. Occhi puntati sul porto di Brindisi dove dovrebbero arrivare le persone soccorse; a Galatina sono arrivati due bambini in ipotermia e un terzo è stato trasportato a Lecce.
ore 14.05 – Smentita la notizia che il traghetto si sarebbe inclinato, come aveva riferito un soccorritore al porto di Otranto. Lo sottolinea la centrale operativa delle Capitanerie di Porto secondo la quale nella zona dell’incidente sono arrivati i due rimorchiatori partiti dall’Italia che hanno avviato le operazioni di spegnimento dell’incendio.
ore 13.30 – Le fiamme a bordo della Norman Atlantic non sarebbero estinguibili “perché molto estese” e “la situazione si sta aggravando perché la nave è inclinata”. È quanto ha riferito da uno dei soccorritori della capitaneria di porto che ha appena fatto rientro nel porto di Otranto. Da Palazzo Chigi fanno sapere che circa 40 passeggeri hanno lasciato nave utilizzando zattera di salvataggio, 7 sono stati recuperati da elicotteri CP e AM. Sul luogo dove si trova il traghetto si stanno dirigendo due rimorchiatori italiani, Marietta Barretta e Tenax.
La vicenda è seguita in tutto il mondo anche tramite social network: l’hashtag #NormanAtlantic è diventato di tendenza ed è anche il modo per essere costantemente aggiornati su quanto sta succendendo.
Ore 12.36 – Il comandante ha comunicato alle Capitanerie di porto che l’incendio sarebbe sotto controllo all’altezza del ponte 5. Al momento dell’incendio due scialuppe sono scese in mare con 150 passeggeri, una quarantina dei quali sono stati tratti in salvo, mentre gli altri sarebbero ancora sulle imbarcazioni di salvataggio. Il resto delle persone risulta ancora a bordo. Non si parla di feriti, e le due persone che era date per disperse sono state rintracciate.
Ore 12.30 – Il traghetto della Norman Atlantic è arrivato in acque albanesi.
Attorno alle 11.30 il comandante della nave il collegamento con la sala operativa della Capitaneria di Porto ha detto che la “nave è ingovernabile” e il traghetto è stato scarrocciato verso le coste dell’Albania. Circa sette navi sono attorno alla Norman Atlantic per ripararla dalle onde e dal forte vento. Il vice comandante non è riuscito a ritornare sulla nave per soccorrere le persone ancora sul traghetto perché le condizioni meteo sono da più parti definite “drammatiche”.
Le operazioni di soccorso sono rese difficilissime dalle pessime condizioni del tempo: mare forza nove e onde alte quattro metri. Sul posto sono arrivati otto mercantili e un’imbarcazione della Guardia costiera italiana, mentre da Brindisi è giunto un rimorchiatore specializzato per riposizionare il traghetto. Il centro di controllo è a Roma e il premier Renzi sta seguendo personalmente le operazioni, diffondendo alcune informazioni tramite i social network.
Una persona in stato di lieve ipotermia che si trovava sulla nave Norman Atlantic è stata soccorsa e condotta all’aeroporto militare di Galatina (Lecce) con un elicottero dell’Aeronautica militare del centro Sar di Gioia del Colle. L’uomo, un italiano di 58 anni, è in buone condizioni di salute ed è stato alloggiato al momento nell’infermeria dell’aeroporto.
Il dramma è iniziato all’alba, attorno alle 4.30. quando in molti si sono svegliati con l’odore acre di bruciato e poi hanno sentito le sirene di emergenza. Le fiamme si sono sviluppate nei garage: “Le nostre scarpe avevano iniziato a fondersi mentre eravamo nella zona della reception” ha raccontato alla tv greca Mega uno dei passeggeri tratti in salvo. L’incendio nel garage, dove c’erano circa 222 vetture tra cui molti tir, ha provocato un fortissimo calore su tutta la nave.
Subito dopo l’incendio sono state calate in mare le prime scialuppe per portare in salvo le persone a bordo: ma solo circa 150 passeggeri sono riusciti a salire sulle imbarcazioni di salvataggio. Molte di queste sono andate distrutte dalle fiamme e un blackout elettrico ha impedito la possibilità di calare le altre rimaste intatte: in tanti si sono dovuti rifugiare ai piani alti del traghetto.
“Stiamo seguendo la vicenda del traghetto tra Grecia e Italia, in contatto con il premier Samaras e con max coinvolgimento nostra Marina” ha scritto su Twitter il premier Matteo Renzi appena si è diffusa la notizia dell’incendio, promettendo aggionamenti costanti direttamente da Palazzo Chigi, anche sullo scontro tra due navi mercantili avvenuto al largo di Ravenna.
L’incidente è avvenuto in acque greche, a 22 miglia dalle coste italiane. Il Norman Atlantic, navigando da Patrasso in Grecia occidentale verso il porto italiano di Ancona, dove doveva arrivare intorno alle 17, era a 33 miglia nautiche al largo della piccola isola di Othonoi quando ha inviato un segnale di soccorso. La nave era da poco partita dal porto di Igumenitsa, di fronte all’isola di Corfù.
Follow #Normanatlantic here: https://t.co/ro8tIrbVdl pic.twitter.com/zRklLzjzi7
— MarineTraffic (@MarineTraffic) 28 Dicembre 2014