La Banca centrale europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano, rispettivamente, a 0,30% e -0,20%.
La Bce ha tagliato nuovamente le sue stime sull’inflazione dell’Eurozona di fronte a “un profilo di crescita più debole”. Previsto per ora un aumento del Pil a 0,8% nel 2014 (dallo 0,9% di tre mesi fa), all’1% nel 2015 (da 1,6%) e dell’1,5% nel 2016 (da 1,9%).
“A causa dei prezzi petrolieri l’inflazione potrebbe scendere ulteriormente a causa dei prezzi petroliferi”, ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, aggiungendo che la Bce è pronta ad agire e “non tollereremo deviazioni prolungate dalla stabilità dei prezzi”.
“Non abbiamo bisogno dell’unanimità per decidere un eventuale quantitative easing, o acquisto massiccio di titoli” ha aggiunto il presidente della Bce, Mario Draghi.