Lunga notte di interrogatori a Ragusa dove polizia e carabinieri proseguono le indagini sull’uccisione di Loris Stival, il bambino di 8 anni di Santa Croce Camerina.
Orazio Fidone, il cacciatore che tre giorni fa ha scoperto il corpo di Loris Stival, è indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del bambino. L’atto disposto dalla Procura è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e vestiti dell’uomo.
Intanto “non ci sono riscontri” secondo fonti investigative in merito alle indiscrezioni di stampa sul ritrovamento di tracce di Dna di Fidone, il cacciatore che ha ritrovato Loris morto. Fidone è stato sentito nuovamente fino all’1.30 di notte dagli investigatori ma non risulta indagato. In questura è stato anche sentito un 18enne, un vicino di casa.
GLI SLIP – Un paio di slip blu per bambini con la scritta ‘cool skater boy’ con disegnato un cucciolo di lupo, è stato trovato davanti alla scuola di Loris. Secondo alcune indiscrezioni, non confermate però dagli investigatori, il bimbo era senza slip al momento del ritrovamento. “Oggi indiscrezioni di stampa parlano di bambino senza slip, e stamattina ci hanno fatto trovare delle mutandine davanti scuola: non è un caso, sembra opera di un mitomane“. È la valutazione di un investigatore sul ritrovamento degli slip davanti la scuola di Loris Stival.
Ma l’ipotesi del mitomane resta soltanto una delle opzioni degli investigatori, che non escludono possano appartenere al piccolo Loris. “Per caratteristiche e natura” gli slip “potrebbero essere quelli” del bambino. Lo ha detto il dirigente della Polizia scientifica della Sicilia orientale, Giuseppina Neri, sottolineando che il bambino “era vestito, con i pantaloni slacciati e senza slip”.
Fino a quando non verranno eseguiti gli esami del dna sugli slip ritrovati, ha poi aggiunto il dirigente della Polizia scientifica, “non possiamo sapere con certezza se si tratta effettivamente degli slip del piccolo Loris”. Il dirigente e gli uomini della Polizia scientifica sono tornati sul luogo del delitto per un nuovo sopralluogo. I risultati della ricostruzione della scena del delitto, ha precisato, non saranno pronti prima di una settimana.
Ci sarebbe stata una seconda auto bianca posteggiata poco prima delle 15 nella strada attigua al luogo del delitto il giorno del ritrovamento del corpo di Loris Stival. È il particolare reso noto ai carabinieri di Santa Croce di Camerina da tre giovani del paese. I militari stanno cercando di verificare l’informazione e di identificare il tipo di auto e il proprietario.
Il piccolo Loris Stival non appare in nessuna delle immagini registrate dalle telecamere di Santa Croce Camerina finora visionate dagli investigatori e nelle quali, invece, si vede l’auto della madre con cui il piccolo sarebbe stato portato a scuola. La circostanza è stata confermata da fonti investigative secondo le quali, però, sono necessari approfondimenti, sia perché le immagini non sono così nitide da poter dare certezze sia perché non è stata completata la visione dei video a disposizione.
Tre le possibili piste seguite dagli inquirenti. Si cercano riscontri anche su alcune testimonianze, fornite dagli amici di Loris. Il bimbo pare che frequentasse un ragazzo più grande, un 15enne. La terza pista che stanno battendo in Procura è quella dell’amico di famiglia o comunque una persona familiare al piccolo. Qualcuno che il bambino conosceva, che lo ha convinto a seguirlo.
“Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazione”. Lo ha detto il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia lamentando la mancanza di collaborazione dei cittadini di Santa Croce Camerina nelle indagini.
“Io penso che il nostro non è un paese omertoso, se in pochi parlano vuol dire che non hanno visto elementi utili e non sanno che dire”. Così il sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, commenta il nuovo appello lanciato dalla Procura di Ragusa ai cittadini a collaborare anche in forma anonima con Polizia e Carabinieri nelle indagini sulla morte di Loris Stival. “Anzi – aggiunge – rinnovo e faccio mio l’invito del procuratore: se qualcuno ha visto parli”.