Roma troppo forte, ma l’Inter dà battaglia: 4-2. Tante emozioni e difese ballerine

di Redazione

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Roma troppo forte, ma l’Inter dà battaglia: 4-2. Tante emozioni e difese ballerine

| domenica 30 Novembre 2014 - 22:43

La Roma non molla la Juve. All’Olimpico i giallorossi stendono l’Inter al termine di un match divertente, ricco di gol e con continui capovolgimenti di fronte. I nerazzurri escono sconfitti a testa alta, il divario tecnico tra le due formazioni non ha concesso sconti. Capitolini ancora in scia Juve, ma i punti di stacco rimangono sempre tre.

Ai nastri di partenza la Roma mette subito in mostra i muscoli. Il divario tecnico-tattico tra i due schieramenti è fin troppo evidente, il possesso palla è tutto appannaggio dei giallorossi. Al 22′ arriva il primo squillo dei capitolini: buon fraseggio tra Maicon e Totti, il capitano serve Ljajic il cui suggerimento al centro viene sfruttato al meglio da Gervinho che deve solo appoggiare in rete.

L’Inter non riesce a creare gioco, l’unica azione degna di nota arriva al 25′ con un’insidiosa conclusione di Kuzmanovic. Nove minuti più tardi c’è il raddoppio fotocopia di Gervinho, ma l’arbitro annulla tutto per posizione irregolare. I nerazzurri, un po’ a sorpresa, riescono a portarsi sull’1-1 con un bel colpo di testa di Ranocchia su calcio d’angolo battuto da Kuzmanovic. La Roma conferma le sue insicurezze sui calci piazzati, l’Inter prende fiducia.

Nel secondo tempo il match riprende proponendo episodi a ripetizione. Al 47′ Holebas decide di emulare la splendida marcatura di Bruno Peres mandando in visibilio il pubblico di casa:  il terzino greco salta in grande stile Campagnaro e Medel, entra in area e fulmina Handanovic con una conclusione a incrociare di rara potenza.

L’Inter, però, non si disunisce. Come accaduto nel primo tempo, un episodio risulta fatale per la difesa di Garcia: cross di Dodò, il grande ex di turno Daniel Osvaldo piomba sul pallone e realizza indisturbato il gol del 2-2 con la complice deviazione di Astori. L’esultanza dell’italo-argentino è provocatoria, i fischi dell’Olimpico sono assordanti.

Fischi che nel giro di 3′ si esauriscono per dare spazio ad un nuovo urlo di gioia. Uno straripante Gervinho supera il brasiliano Dodò scaricando su Totti al centro area, il numero 10 giallorosso serve sulla corsa Pjanic che sigla il nuovo vantaggio: 3-2. Il terzo vantaggio della Roma sembra avere tagliato definitivamente le gambe alla resistenza interista. Le energie cominciano a venire sempre meno.

Il forcing dei “terribili 11” di Garcia produce i suoi effetti nei minuti di recupero. Al 92′ nuovo capolavoro di Pjanic che fa secco Handanovic per la quarta volta con una punizione da applausi. Al fischio finale Mancini lascia il campo con il volto scuro, ma la sua Inter non ha nulla da rimproverarsi. Non è certo con la Roma che i nerazzurri devono dimostrare di avere cambiato passo.

 

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