Cambiano alcune modalità per la richiesta del bonus bebè contenuto nel ddl Stabilità. Con un emendamento depositato in commissione Bilancio il governo sostituisce il tetto di reddito di 90mila euro per poter beneficiare del bonus con un tetto Isee di 25mila euro annui.
Il beneficio invece viene rafforzato per i più poveri: l’importo dell’assegno verrà aumentato per coloro che hanno un valore Isee sotto i 7mila euro annui. Il bonus da 80 euro al mese per i bambini nati o adottati nel 2015 e per i primi tre anni di vita del bambino non sarà più corrisposto alle famiglie con un tetto di reddito di 90mila euro l’anno ma a coloro che non superano un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) di 25mila euro.
L’importo viene raddoppiato per le famiglie in condizioni di povertà assoluta che percepiranno 160 euro mensili se hanno un valore Isee sotto i 7mila euro l’anno. In pratica, la copertura resta identica ma si restringe la platea complessiva degli aventi diritto raddoppiando le risorse per le fasce povere.
Agli ammortizzatori sociali saranno destinati altri 400 milioni in due anni, 200 milioni nel 2015 e 200 nel 2016. Lo prevede un emendamento del governo alla legge di Stabilità che stanziava originariamente 1,5 miliardi di euro.