Isis, Peter Kassig è il quinto occidentale ucciso | I genitori: “Non fate il gioco dei rapitori”

di Azzurra Sichera

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Isis, Peter Kassig è il quinto occidentale ucciso | I genitori: “Non fate il gioco dei rapitori”

| lunedì 17 Novembre 2014 - 08:00

L’Isis ha decapitato il suo terzo ostaggio americano. Si tratta di Peter Kassig, 26 anni, l’operatore umanitario che aveva fatto il Ranger in Iraq e che si era convertito all’Islam, cambiando il nome in Abdul-Rahman Kassig, durante la sua lunga prigionia, iniziata nel 2013.

Si tratta del quinto occidentale ucciso dall’Isis da agosto scorso. Prima di lui sono stati decapitati gli statunitensi James Foley e Steven Sotloff e i britannici Alan Henning e David Haines.

La paura scorre ancora una volta su un video diffuso online, probabilmente girato con una sola telecamera. Oltre a quella di Kassig, viene mostrata la decapitazione di quindici soldati siriani, tutti con indosso una tuta blu. Il boia, coltello alla mano, si rivolge direttamente agli Stati Uniti: “I soldati americani potrebbero fare la stessa fine. Obama, rivendichi di esserti ritirato dall’Iraq quattro anni fa. Noi diciamo che sei un bugiardo. Non ti sei ritirato”.

La voce del boia non è chiara ma si evince un marcato accento britannico: le immagini adesso sono al vaglio dell’intelligence che sta comparando i video finora diffusi. Bisogna anche capire se il boia è lo stesso delle altre decapitazioni oppure no.

Di certo ci sono delle differenze: quest’ultimo video ha una durata di circa 16 minuti mentre gli altri si fermavano a cinque. Niente tuta arancione per le vittime: questa volta è blu. E per la prima volta insieme alla decapitazione di un ostaggio vengono mostrate anche altre uccisioni. I momenti precedenti alla morte di Kassig non sono mostrati: dell’americano è mostrato solo il corpo e non sono pronunciate minacce nei confronti di altri ostaggi. Sicuramente brutto da dire ma anche la “qualità” del video è cambiata: non più lo stile cinematografico ma qualcosa di più semplice e amatoriale.

Il presidente americano Barack Obama è stato informato del video di Kassig mentre era in volo verso Washington da Brisbane, dove ha partecipato al G20 e dove ha escluso qualsiasi alleanza con il leader siriano Assad: “Non ha nessuna legittimità e allearsi con lui indebolirebbe la colazione che lotta contro l’Isis e spingerebbe i siriani sunniti a sostenere i jihadisti”, ha spiegato.

Barack Obama ha poi offerto le sue condoglianze ai parenti dell’americano Abdul-Rahman (Peter) Kassig, definendo la sua uccisione un atto di “pura malvagità”

Si è detto inorridito per l’uccisione “a sangue freddo” di Kassig anche il premier inglese David Cameron, mentre il presidente francese Francois Hollande ha parlato di “crimini contro l’umanità”.

tweet-david-cameron

I genitori di Kassig, Ed e Paula, hanno chiesto rispetto ed esortato la stampa a non fare “il gioco dei rapitori” pubblicando le foto e i video diffusi dai jihadisti: la famiglia Kassig vuole che Peter sia ricordato solo per “l’importante lavoro svolto e per l’amore che ha dato ad amici e parenti”.

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