Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Crotone ha denunciato cento falsi braccianti agricoli ed il titolare dell’impresa che ne aveva attestato falsamente l’assunzione per truffa aggravata e falso ideologico. Ne è derivata una truffa ai danni dell’Inps per un importo di oltre 620 mila euro.
La stessa impresa, inoltre, secondo quanto è emerso dalle indagini, ha ottenuto contributi per oltre duecentomila euro cui, secondo gli investigatori, non aveva diritto in quanto aveva indicato, nelle denunce aziendali presentate, la disponibilità di terreni, oltre che nel Crotonese, anche in un centro della provincia di Cosenza.
L’attenzione della Guardia di finanza si è concentrata inizialmente sui contratti di fitto di terreni agricoli che, secondo quanto è emerso dagli elementi acquisiti grazie alle dichiarazioni dei proprietari, sono risultati per la maggior parte falsi. Molti proprietari, in particolare, hanno disconosciuto le firme apposte sui documenti, dichiarando di condurre in proprio i terreni.
Inoltre, con riferimento ai terreni situati nel cosentino, l’attività ispettiva dell’Inps aveva già fatto emergere come i fondi fossero per almeno il 50% superfici boscate e, comunque, per buona parte non idonei alla coltivazione perché particolarmente scoscesi.
Altre anomalie sono emerse dalle dichiarazioni discordanti rese dai braccianti in ordine al numero delle piante d’ulivo insistenti sul terreno, nonché sulle modalità utilizzate per raggiungere il luogo di lavoro.
L’indagine, che è stata condotta con la collaborazione delle sedi dell’Inps di Crotone e Cosenza, è stata delegata alla Guardia di finanza dalla Procura della Repubblica di Crotone.