Abu Bakr al Baghdadi, il “califfo” dello Stato islamico, è rimasto ferito nel corso di un raid aereo americano a Mosul, nel quale sono rimasti uccisi diversi altri leader dell’Isis: lo ha confermato il ministero dell’Interno iracheno all’agenzia Nina.
A lanciare la notizia era stata l’emittente Al-Hadath, parte del network di al Arabiya, lo scorso sabato, affermando che l’obiettivo del raid era la riunione di capi dell’Isis a cui avrebbe partecipato lo stesso Al-Baghdadi.
Khaled al Obeidi, ministro della Difesa iracheno, ha inoltre riferito che nell’incursione sarebbe stato ucciso anche Abu Muslim Turkmen, braccio destro del califfo: dal Centcom, il comando centrale Usa che coordina le azioni contro l’Isis, non ha confermato la notizia, riferendo soltanto che l’obiettivo del raid erano “dieci veicoli blindati”, che si suppone siano quelli su cui viaggiavano i leader dell’Isis.
“Piuttosto che mirare a fermare semplicemente l’avanzata dell’Isis, ora siamo in grado di passare all’offensiva, ma ci vorrà del tempo”: lo ha affermato Obama in un’intervista a “Feca” the Nation della Cbs. “La nostra maggiore priorità rispetto all’Iran è accertarci che non ottengano l’arma nucleare – ha proseguito – Sono stato molto chiaro, in pubblico e in privato, non colleghiamo in alcun modo il negoziato sul nucleare alla questione dell’Isis”.
Sul web sono iniziate a girare relative al tweet da parte del ministro degli Esteri iracheno Ibrahim al-Jaafari, che annunciava la morte di al-Baghdadi: il profilo in questione, creato tra l’altro soltanto qualche ora, risulta essere falso e dunque non collegato al vero ministro.
IRAQI GOVERNMENT OFFICIALLY ANNOUNCES THAT ISIS LEADER ABU-BAKR AL-BAGHDADI HAS BEEN KILLED ON SATURDAY IN THE TOWN OF QAIM (IRAQ).
— Ibrahim al-Jaafari (@AlJaafariIraq) 10 Novembre 2014