Il Tar del Lazio “gela” il sindaco di Roma Ignazio Marino: le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’Estero dovranno essere cancellate. Almeno per il momento. Il Tribunale amministrativo ha bocciato infatti la sospensione dell’atto con il quale il prefetto di Roma ha disposto l’annullamento delle trascrizioni. Dal canto suo il Campidoglio continua a definire il decreto del prefetto “palesemente nullo, illegittimo ed errato”.
Con due decreti monocratici, il presidente della I sezione ter del tribunale amministrativo, ha respinto le richieste di due coppie gay che si erano rivolte ai giudici chiedendo una decisione provvisoria e urgente sull’annullamento delle trascrizioni, nonostante ancora i loro ricorsi siano in attesa della formale notifica.
“La normativa vigente – comunica, in una nota, il Campidoglio – non attribuisce affatto in capo al Prefetto stesso alcun potere di intervenire sugli atti di stato civile né, per derivazione, di ordinare l’annullamento delle trascrizioni. Nel caso specifico, infatti, né allo stesso Sindaco è dato intervenire, ma solo – ciò è detto esplicitamente dalla normativa – al Tribunale”. Il Campidoglio ha chiesto infine la immediata sospensione degli effetti del provvedimento prefettizio, sino alla decisione sul merito del ricorso.