La manifestazione del Movimento 5 Stelle contro Rosario Crocetta, il presidente della Regione siciliana, ha il suo cuore a Palermo, dove in ben 6 ore Beppe Grillo e i suoi provano a raccogliere le firme dei cittadini per provare a sfiduciare il governatore e i partiti che lo appoggiano.
“Il 26 ottobre sarà una giornata memorabile, invaderemo pacificamente tutte le città della Sicilia”, aveva annunciato il portavoce del M5S in Sicilia Giancarlo Cancelleri “per raccogliere le firme per la prima ‘mozione di sfiducia popolare’ della storia della Regione”. In pratica, l’obiettivo dei grillini è dimostrare al governo che sono i cittadini a non volere più che la legislatura regionale vada avanti.
Sul palco si sono alternati tanti esponenti di spicco del M5S, da Paola Taverna a Luigi Di Maio a Cancelleri stesso, fino ad arrivare a lui, il co-fondatore del Movimento, Beppe Grillo che subito vuole lasciare il segno “La mafia è stata corrotta dalla finanza, prima aveva una sua condotta morale e non scioglieva i bambini nell’acido. Non c’è differenza tra un uomo d’affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna e un uomo d’affari no”.
“Bisognerebbe quotare la mafia in Borsa e se si investe si guadagnerebbe”, ha detto il leader del M5S “Non dovrei dire queste cose, vedete domani i giornali titoleranno che Grillo inneggia alla mafia”.
“Tutte le compagnie aeree che portano a Palermo non sono italiane. Le compagnie low cost straniere arrivano qua e dettano legge. Trapani oggi è nella merda, viviamo sotto scacco. Mandano a casa piloti. Questo è un paese da ripensare, voglio capire cos’è quest’isola”, ha proseguito Grillo “Ci sono i fichi d’india ma ci sono anche i morti di mafia, Borsellino e Falcone. Siete autonomi senza autonomia, c’è il tutto e il contrario di tutto, siete un far West oscuro”.