È morta in Mali la prima vittima di Ebola, una bambina di due anni che, durante la malattia, è stata a contatto stretto con almeno 40 persone ed ha viaggiato in autobus per più di mille chilometri. Lo riferiscono autorità locali dell’Organizzazione mondiale della sanità, riprese dalla BBC online.
Two-year-old girl, the first case of Ebola in Mali, dies in western city of Kayes, reports say http://t.co/h8V16mJJ2f
— BBC Breaking News (@BBCBreaking) 24 Ottobre 2014
La bambina, originaria della Guinea, ha viaggiato in autobus per più di mille chilometri prima di raggiungere l’ospedale di Kayes, nella parte occidentale del Mali, dove i medici hanno cercato invano di salvarla. Nella sua lunga traversata ha fatto tappa anche a Bamako. Oltre 50 persone sono state poste in quarantena.
In Italia invece il ministro della Salute Beatrice Lorenzin è intervenuta sui due presunti casi in Lombardia: “Sono un medico ed un infermiera che provengono dalla Sierra Leone, e sono in quarantena a casa”, spiega il ministro dicendo che sono stati posti in isolamento precauzionale. “È uno di quei casi – ha indicato a margine del convegno dei giovani industriali – in cui non hanno avuto contatti diretti con persone affette dal virus ma per precauzione sono nei ventuno giorni asintomatici a casa e sono in prossimità del Sacco di Milano, e quindi se dovessero sviluppare i sintomi verrebbero subito ricoverati in alto isolamento”.
Gli Stati di New York e New Jersey hanno imposto misure di prevenzione più rigide di quelle federali per contrastare l’Ebola. Tutti gli operatori sanitari in arrivo nei due Stati dai Paesi dell’Africa occidentale in cui è in corso l’epidemia saranno messi automaticamente in quarantena, hanno annunciato in conferenza congiunta i due governatori, il democratico Andrew Cuomo e il repubblicano Chris Christie.
“I pazienti possono sconfiggere il virus” dell’ebola. “E anche noi possiamo farlo. Ma dobbiamo restare vigili”. Ad affermarlo è stato il presidente americano, Barack Obama, nel discorso settimanale. “Dobbiamo lavorare insieme, a livello federale, statale e locale. E dobbiamo guidare la risposta globale perchè il modo migliore per fermare il virus, di mantenere gli americani al sicuro è di contrastare l’ebola alla fonte, in Africa Occidentale”, ha aggiunto Obama.
Nel frattempo l’Oms ha diffuso l’ultimo bollettino dell’epidemia in Africa occidentale: sono stati superati i 10 mila casi. Gli accertati sono 10.141 con 4.922 morti.