Con il “fondo bebè” si ”prevede un sostegno per ogni bambino nato o adottato fino al terzo anno di età, e stanzia per il 2015 i primi 500 milioni, 202 direttamente sotto forma di assegno per il sostegno alla natalità, fondo che dovrebbe essere sufficiente e che comunque verrà eventualmente integrato, e 298 milioni a un Fondo da destinare a politiche per la famiglia. Nel 2016 lo stanziamento passerà a 607 milioni mentre per il 2017 e 2018 sarà di 1.012 milioni. Nel 2019 sono previsti 607 milioni e nel 2020 saranno 202 milioni di euro”. A dirlo è il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
La norma introdotta nella legge di Stabilità stanzia per la natalità, dal 2015 al 2020, 3,642 miliardi di euro.
“La legge – sottolinea Lorenzin – è in Parlamento e porta il marchio Ncd. Il provvedimento dà corpo a quanto stavamo già affrontando dal punto di vista medico e sanitario con il Tavolo della Fertilità. Nei mesi scorsi abbiamo più volte evidenziato il gravissimo problema della denatalità. Solo l’anno scorso sono nati 25mila bambini in meno rispetto all’anno precedente. Ed è la conferma della tendenza degli ultimi cinque anni. Se non nascono bambini, l’Italia è un Paese senza futuro e senza alcuna possibilità di pagare l’assistenza e le pensioni a una popolazione fortunatamente sempre più numerosa e longeva”.
”Abbiamo fatto il primo grande passo con un finanziamento ingente e che non ha precedenti perché, in questo caso, non si tratta di uno spot ma di una misura strutturale, che accompagna le mamme per i primi tre anni di ogni neonato. Occorrerà adesso – conclude il ministro – proseguire con ulteriori provvedimenti e personalmente auspico che l’incentivo possa accompagnare ogni neonato fino al quinto anno di età e che un nuovo welfare dia il giusto sostegno alle madri e alle famiglie”.
Nelle prossime ore è previsto un incontro sulla Manovra tra i ministri Del Rio e Poletti e le parti sociali.