Pugno duro del premier Renzi all’incontro con i governatori delle Regioni italiane, per discutere dei tagli previsti dalla legge di Stabilità, “bollinata” ieri dalla Ragioneria generale di Stato. “Non c’è spazio per una mediazione, i miliardi sono quattro. Da qui due strade: o lo scontro o ci sono proposte alternative su cui si lavora in queste ore”, ha detto il presidente del Consiglio, aprendo la riunione.
La manovra da 36 miliardi di euro, ancora in esame al Quirinale, prevede, infatti, tagli agli enti locali che solo nel 2015, pesano per 4 miliardi (che diventano 6,2 se si sommano i tagli già previsti dai governi Monti e Letta).
“Noi interveniamo solo ex post se le cose non vanno. Se fate una proposta seria e condivisa sui costi standard noi ci siamo”, ha proseguito Renzi, affiancato per il Governo, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, dal ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e dal sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa. La delegazione dei presidenti delle Regioni era invece guidata dal coordinatore della Conferenza, Sergio Chiamparino.
“Il Governo ha garantito piena disponibilità a saldi invariati accogliendo proposte che possono venire dalle Regioni. C’è un accordo per rafforzare l’impianto delle riforme del Paese. Non vogliamo tagliare i servizi né tagli alla sanità o ai servizi sociali. Dobbiamo trovare soluzioni per stare con orgoglio in Europa”, ha detto il sottosegretario Delrio.
disponibil a ragionare con le #Regioni su proposte specifiche, senza tagliare servizi e per stare al passo con Europa pic.twitter.com/SRZ3vn0rfa
— Graziano Delrio (@graziano_delrio) 23 Ottobre 2014
Il punto di convergenza per ora è stato quello che Renzi ha definito il Lodo Chiamparino, ovvero una proposta che in una settimana punti ad un lavoro congiunto per una manovra sostenibile.
“In tempi brevi ci sarà un lavoro congiunto con l’obiettivo di rendere sostenibile la manovra per il Governo e le Regioni – ha detto il governatore del Piemonte e presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, al termine dell’incontro con l’esecutivo. – Il lavoro congiunto sarà sui costi standard, per regioni e ministeri”.
“L’unica soluzione è applicare i costi standard, anche in modo coatto. Il governo li introduca a forza”, ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, lasciando l’incontro Governo-Regioni a Palazzo Chigi. “Il premier Renzi ha garantito che lo farà entro fine anno. Questa è una sfida per le Regioni ma anche per il governo, in tal modo si possono risparmiare fino a 30 miliardi”, ha concluso Zaia, annunciando che le Regioni presenteranno a breve un documento per evitare che il taglio dei quattro miliardi previsti dalla legge di stabilità a carico delle Regioni sia ‘lineare’.
Matteo Renzi ha annunciato anche che entro la fine dell’anno saranno pubblicati tutti i dati che riguardano i costi e le spese delle amministrazioni centrali e locali. E dopo l’incontro ha postato un tweet in cui ribadisce “Tagliamo gli sprechi, non i servizi”.
Incontrate le Regioni. Tagliamo sprechi, non servizi. La sfida è la trasparenza totale online di tutte le spese pic.twitter.com/FipoXrprqc
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 23 Ottobre 2014