Maltempo, il vortice Attila sull’Italia /VD | Venti fortissimi, freddo e disagi da Nord a Sud

di Redazione

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Maltempo, il vortice Attila sull’Italia /VD | Venti fortissimi, freddo e disagi da Nord a Sud

| mercoledì 22 Ottobre 2014 - 11:12

L’uragano Gonzalo è arrivato in Italia: si tratta in realtà di un “ex” uragano, perché nel nostro Paese non esistono le tempeste tropicali dell’oceano Atlantico: il nome del vortice adesso è Attila. La perturbazione dunque arriva indebolita, dopo aver spazzato in modo violento le isole Britanniche, dove martedì ha provocato 3 morti e gravissimi danni.

Un vero e proprio ciclone che ha fatto anche una vittima a Monza: un camionista, 33enne e di origini turche, a causa di una violenta folata di vento, mentre saliva sul mezzo per sistemare il telone di copertura, ha perso l’equilibrio, è caduto ed è morto.

La zona più colpita sarà il Sud Italia, dove per tre giorni il maltempo sarà impietoso, con mareggiate e venti fortissimi, che potrebbero raggiungere i 110/120 chilometri orari, con il picco tra giovedì e venerdì. Sul Triveneto e l’Adriatico si abbatteranno anche forti temporali e grandinate.

In Sardegna il vortice ha colpito, con numerosi rami spazzati, vasi e moto caduti nella notte a Cagliari. Il maestrale che sta spazzando la Sardegna in realtà ha anche alimentato alcuni incendi che si sono sviluppati in Ogliastra. Chiuso il porto di Oristano, nessuna nave può entrare o uscire tramite il canale.  Grossi disagi nell’Isola per tutti i collegamenti marettimi. Tempesta con onde alte oltre 12 metri nel mare di Sardegna alimentata dal forte vento di maestrale,che in alcuni momenti ha soffiato a oltre 100 km all’ora provocandola chiusura temporanea del porto industriale di Portovesme (Carbonia) e bloccando l’ingresso in quello di Oristano del mercantile olandese Yvonne K, fermo in rada.

A Pescara il vento ha già raggiunto i 90 chilometri orari, provocando una tempesta di sabbia nella zona del litorale. Anche a Torino il vento ha raggiunto i 100 km/h, causando la caduta di rami e alberi ma nessun ferito. Per le raffiche potenti, i traghetti che collegano Livorno e Piombino con Capraia e l’isola d’Elba sono state sospesi. Sulle montagne dell’Alto Adige è anche arrivata la prima neve, con un brusco calo delle temperature e fiocchi sui rilievi attorno ai 700 metri.

(Foto: YouReporter.it)

Nel Lecchese, nel lago davanti a Dervio, due turisti tedeschi hanno rischiato di morire quando la loro imbarcazione si è rovesciata: i vigili del fuoco sono intervenuti e li hanno salvato. Nella zona sono anche caduti diversi alberi.

Anche il litorale molisano è stato spazzato con forti raffiche di vento, temporali e brusco abbassamento delle temperature. I collegamenti via mare tra il porto di Termoli e le Isole Tremiti (Foggia) sono stati interrotti. Il bollettino prevede mare mosso e venti di nord-ovest a forza 8. Diversi pescherecci sono rimasti in porto.

Il forte vento che sta interessando alcune province della Toscana ha provocato la caduta di alcuni alberi di tamerice a Piombino (Livorno) e di calcinacci dal campanile di una chiesa a Pisa: non sono segnalati feriti. A Boccadarno il vento soffia a circa 70 km orari con punte di 90 km orari. In particolare a Piombino si è verificato anche la caduta di un albero su una linea elettrica subito riparata dall’Enel, e il Comune ha chiuso al traffico a scopo precauzionale via Pavoletti per la caduta di tegole dal tetto della adiacente caserma dei carabinieri: già eseguito un sopralluogo da una ditta specializzata.

A Pisa il forte vento ha divelto anche una vetrata del teatro Rossi, di proprietà dello Stato, e occupato da anni da un collettivo culturale che ha provveduto a mettere in sicurezza l’infisso. Interventi dei vigili del fuoco in varie zone del territorio per rami caduti in strada e altri pericolanti.

Il Dipartimento della Protezione Civile, viste le condizioni meteo, ha valutato una allerta arancione – il secondo livello su una scala di tre – per rischi idrogeologici e idraulici su diverse regioni italiane. In particolare, per la giornata di domani è stata valutata criticità arancione per rischio idraulico sui settori meridionali delle Marche, e per rischio idrogeologico su buona parte di Abruzzo e Molise, sulla Puglia settentrionale e sui settori tirrenici di Sicilia e Calabria. Per quest’ultima, la criticità valutata è arancione già dalla giornata odierna. La criticità valutata è invece gialla sul Friuli Venezia Giulia, parte delle regioni centrali e su tutto il meridione, inclusa gran parte della Sicilia.

 

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