Teresa Romero, l’infermiera spagnola contagiata dal virus Ebola a Madrid, è in condizioni gravi ma stabili, con un lieve miglioramento. L’infermiera che si è presa cura del missionario spagnolo morto per il virus tiene duro e intanto all’ospedale La Paz-Carlos III di Madrid continuano i controlli sulle persone che sono entrati a contatto con la paziente: sono negativi all’ebola un missionario dell’Ordine di San Juan de Dios, un cooperante della Croce Rossa, una persona che si trovava a bordo di un’ambulanza a bordo della quale è stata trasportata l’infermiera e il cittadino nigeriano arrivato all’aeroporto di Barajas a bordo di un volo proveniente da Parigi con sintomi che hanno fatto scattare l’allarme.
La carica virale dell’infermiera al momento è molto bassa: il personale che la assista spera di sottoporla a un nuovo test entro le prossime 48 ore e che questo risulti negativo. Restano sotto osservazione le 15 persone entrate in contatto con la Romero, attualmente ricoverati al Carlos III. Nessuno di loro presenta comunque sintomi del virus.
La paura adesso si è spostata tutta sui voli provenienti dall’Africa. Le compagnie aeree temono che si scateni una psicosi tale da poter influire sui viaggi, con disdette e annullamenti delle prenotazioni. Il governo degli Stati uniti ha emanato delle direttive severissime per controllare i passeggeri provenienti da Liberia, Guinea e Sierra Leone.
Barack Obama ha nominato Rob Klaian come coordinatore della risposta del governo americano al virus che sta devastando parte dell’Africa. Klain è stato già soprannominato “lo zar anti Ebola”.