Nicolò Zanon è stato nominato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano giudice alla Consulta. Professore ordinario di diritto costituzionale all’Università di Milano e avvocato cassazionista, Zanon, è stato consigliere laico del Csm dal 2010, eletto in quota Pdl, fino a circa un mese fa, quando il nuovo Consiglio si è insediato.
Nato a Torino, 53 anni, Nicolò Zanon è professore ordinario di Diritto Costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano. Il nuovo giudice costituzionale nominato oggi dal presidente Napolitano ha fatto parte della Commissione dei 35 saggi scelti dal Colle per mettere mano alle riforme ed è stato membro del Csm, consigliere laico in quota Pdl eletto nel luglio del 2010.
E proprio nella sua veste di consigliere del Csm, a febbraio di quest’anno, Zanon aveva criticato l’intervista di Alessandro Nencini, presidente del collegio della corte d’Appello di Firenze che ha condannato Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher. Nencini, disse, “doveva stare zitto. Il caso è sicuramente grave” e “ci sono tutti gli elementi” per un intervento del Csm. Nel corso della sua carriera universitaria è stato tra l’altro ricercatore in diritto costituzionale comparato presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino ed assistente di studio del presidente emerito della Consulta Valerio Onida; professore a contratto di Istituzioni di diritto pubblico alla Bocconi, professore associato di istituzioni di diritto pubblico presso la facoltà di scienze politiche dell’università di Padova e professore associato di diritto costituzionale presso l’Università di Milano Bicocca.
Nella sua attività scientifica si è occupato sopratutto delle questioni relative alla posizione costituzionale dei parlamentari e della loro tradizionale libertà da vincoli di mandato ma anche di problemi attinenti al diritto regionale, alla giustizia costituzionale e alla tutela dei diritti fondamentali nell’ordinamento italiano e in ordinamenti stranieri e delle questioni concernenti il ruolo e i poteri della magistratura nel nostro sistema costituzionale. Tra gli altri incarichi, Zanon ha fatto parte del gruppo di lavoro per la Riforma dello statuto regionale della Lombardia, del comitato legislativo della Regione Lombardia ed è stato consulente della Commissione parlamentare per le riforme regionali. E’ membro del board “riforme e garanzie” della Fondazione Magna Carta. In passato editorialista dei quotidiani Sole 24 ore e Il Giornale, attualmente collabora con Libero.
Nel 2008 Zanon è socio promotore, assieme a Giuliano Amato, Alessandro Campi, Vincenzo Cerulli Irelli, Paolo De Ioanna, Gianni Letta, Massimo Luciani, Domenico Marchetta, Pier Carlo Padoan, Angelo Maria Petroni, Giulio Tremonti e Luciano Violante della associazione “Italiadecide – Associazione di ricerca per la qualità delle politiche pubbliche”, il cui Presidente onorario è Carlo Azeglio Ciampi. Dal 2009, per nomina del ministro della Cultura, è membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Rosselli di Torino e sempre nel 2009 è stato eletto dal Senato componente del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa.