La piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni precipitata dal balcone del Parco Verde di Caivano, era sottoposta ad un abuso sessuale “cronico, perpetrato per tanto tempo”: lo scrive l’anatomopatologo Nicola Balzano nella perizia autoptica depositata nei giorni scorsi alla Procura di Napoli Nord.
Il perito, rispondendo ai quesiti posti dai pm, si addentra inoltre nella descrizione degli abusi subiti dalla piccola durante un lungo lasso di tempo. La morte, scrive poi Balzano, “fu dovuta ad una grave lesività toraco addominale con lesione degli organi interni, fratture vertebrali e fratture del bacino e di entrambi i femori”, lesività “compatibile con una caduta da oltre 10 metri”.
“Condotte ipercinetiche, ritardi nell’apprendimento scolastico, immaturità psicoaffettiva, difficoltà nell’attenzione”: questo avevano diagnosticato a Fortuna – la bimba precipitata lo scorso 24 giungo dal balcone del palazzo in cui abitava e che secondo i medici era stata sottoposta in precedenza ad abusi sessuali ‘cronici’ – i medici di un centro di riabilitazione di Aversa presso cui la bimba era in cura. Uno specialista dell’Asl le aveva prescritto logopedia e psicomotricità con frequenza bisettimanale.
Il 20 maggio scorso, un mese prima della morte, a una visita di controllo i medici avevano riscontrato “instabilità motoria ed attentiva, scarso rispetto delle regole e dei ruoli, intolleranza alle frustrazioni con etero aggressività”. Gli inquirenti non escludono un collegamento tra questi disturbi e le violenze cui era sottoposta.