Un uomo di 45 anni è stato fermato dai carabinieri a Figline Valdarno (Firenze), per tentato omicidio. Avrebbe dato fuoco a un operaio come reazione a uno scherzo fattogli dalla stessa vittima. Vista la gravità dell’accaduto avrebbe poi cercato di far passare l’episodio per un incidente sul lavoro, con la complicità di testimoni.
In base al racconto della vittima poi confermato dai testimoni, la vittima dell’aggressione aveva attaccato ai pantaloni del 45enne un pezzo di scotch, che aveva incendiato con un accendino. L’operaio avrebbe staccato subito l’adesivo, prima che potesse danneggiare i vestiti. Il cliente avrebbe reagito cospargendolo di solvente e dandogli fuoco.
La vittima, subito avvolta dalle fiamme, sarebbe stata soccorsa dal titolare della carrozzeria dove tutto è accaduto e da un altro operaio, che poi lo avrebbero portato al pronto soccorso di Montevarchi (Arezzo), dicendo che si era ustionato mentre saldava un serbatoio di benzina che aveva preso fuoco.
L’operaio, in gravi condizioni, è stato trasferito al Centro grandi ustionati di Cesena e posto in coma farmacologico.
Quando si è svegliato, ha raccontato la sua versione ai medici, che hanno subito avvisato i carabinieri. Il proprietario della carrozzeria e il suo dipendente, interrogati, hanno confermato la versione della vittima, confessando di aver mentito. Il cliente, un operaio incensurato, è stato portato in caserma. Interrogato per ore, ha continuato a proclamarsi innocente. Questa mattina intorno alle 2 è stato sottoposto a fermo e trasferito in carcere.
Secondo fonti mediche, le condizioni dell’operaio ustionato sono in miglioramento. Non sarebbe più in pericolo di vita, ma rischia di rimanere sfigurato. Ha riportato ustioni di terzo grado sul 15% del corpo, con zone interessate sul petto, sul collo e sul volto. La prognosi è di 40 giorni.