Paura per una natura che non si riesce a controllare, dolore nel vedere la propria vita travolta dall’acqua e dal fango, angoscia per le vite umane perse e polemiche per ciò che si poteva, forse doveva, fare e non è stato fatto. C’è tutto questo a Genova, travolta dal maltempo. L’allerta sulla città è stata prorogata fino a lunedì.
Anche questa notte la pioggia non ha dato scampo e le strade si sono nuovamente trasformate in torrenti. Le scuole sono chiuse e decine di abitazioni sono state evacuate. Alcune zone sono ancora prive di energia elettrica con strade allagate e piene di detriti.
Intorno alle tre in Valbisagno, dove due notti fa c’è stata l’esondazione che ha provocato anche un morto, i torrenti Fereggiano e Bisagno hanno sfiorato gli argini facendo temere per una nuova alluvione. Gli abitanti della zona, terrorizzati ed esasperati, hanno tempestato di telefonate centralini di forze dell’ordine e vigili del fuoco.
Uno smottamento ha isolato Favale di Malvaro, mentre Santo Stefano d’Aveto si raggiunge con difficoltà. Un fulmine ha incendiato un agriturismo nei pressi del lago di Giacopiane, e una frana ha isolato 40 famiglie in località Verzemma, nel comune di Recco.
A seguito delle forti piogge il torrente Entella è esondato nella zona della foce tra Chiavari e Lavagna. L’acqua ha invaso la pista ciclabile e le zone golenali. Chiusi i ponti presidiati dai vigili del fuoco di Chiavari.
Il nubifragio che nelle prime ore del giorno si è spostato da Genova al Tigullio ha interessato in modo significato proprio il comune famoso per la focaccia. Tra gli isolati di Verzemma anche un consigliere comunale e un assessore. Mezzi e uomini del Comune sono sul posto. Il sindaco, Dario Capurro, d’accordo con Anas, ha chiuso l’Aurelia per la quantità d’acqua presente sulla carreggiata. I Vigili del fuoco di Rapallo stanno intervenendo su allagamenti a Rapallo e Camogli.
Nelle strade limitrofe al rio Ruscarolo, a Sestri Ponente, l’acqua ha superato gli argini invadendo bassi e abitazioni al piano terreno, fondi e magazzini. Molte delle auto e dei mezzi parcheggiati in strada sono stati trascinati via. Sempre a ponente, hanno raggiunto i livelli di soglia il torrente Varenna, a Pegli, e il Polcevera, che tocca diverse frazioni lungo una delle due principali vallate cittadine. Tensione a Isoverde, nei pressi di Pontedecimo, in Valpolcevera, per un’auto risucchiata nell’omonimo corso d’acqua. I sommozzatori e personale del 118 hanno verificato che nell’abitacolo non c’era nessuno.
La città guarda con preoccupazione alle prossime ore e, se da un lato, si stimano milioni di danni dall’altro si cerca di prevenire nuove tragedie. Ma infuriano le polemiche.
L’esondazione del Bisagno è stata la causa dei principali danni. La Protezione civile regionale aveva fatto appello ai cittadini che vivono nella parte di Genova attraversata dal torrente, soprattutto la zona di Sant’Agata, a non uscire di casa e rifugiarsi ai piani alti. In alcune zone l’acqua del torrente è arrivata ad un’altezza di un metro e ottanta.
Il fiume d’acqua che ha invaso le strade ha anche fatto una vittima: il 57enne Antonio Campanella. L’infermiere che era residente nella zona di Brignole è stato travolto dalla furia di acqua e fango mentre usciva da un bar.
Un treno partito da Genova e diretto a Torino è uscito dai binari probabilmente a causa di una frana a Fegino: sul posto si sono recati Vigili del fuoco e 118. Il macchinista è rimasto ferito.
La A7 Genova-Milano è stata chiusa tra Bolzaneto e Busalla per una frana in direzione del capoluogo lombardo. Acqua e fango sono finiti sulla carreggiata Nord bloccando il transito.
Intanto è polemica per la mancata allerta. “L’allerta meteo per l’alluvione di Genova non è stata data perché le valutazioni dell’Arpal basate su modelli matematici non hanno segnalato l’allarme”, dice l’assessore regionale alla Protezione civile Raffaella Paita. Secondo il presidente di Limet, Gian Franco Saffioti, “è imbarazzante che Arpal continui a parlare di evento non prevedibile”.
Il sindaco Marco Doria ha lamentato le lungaggini burocratiche che hanno impedito la partenza delle grandi opere, decise dopo l’alluvione del 2011, sul torrente Bisagno e sul suo affluente Fereggiano che sono straripati e a ha annunciato il lutto cittadino per i funerali di Antonio Campanella.
Il premier Matteo Renzi ha ribadito che i cittadini non verranno lasciati soli e ha annunciato un “cambio di norme contro i danni della burocrazia”, come ha chiesto il governato Claudio Burlando che inoltrerà anche la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità. Il ministro della difesa Roberta Pinotti terrà le fila dell’emergenza tra il Governo e la sua città. Nelle prossime ore è atteso il capo della protezione civile Gabrielli.
L’esondazione dei torrenti genovesi e del fiume Bisagno hanno riportato alla mente l’alluvione del 2011 che causò 11 morti e per cui è in corso il processo a sei persone, tra cui l’ex sindaco di Genova Marta Vincenzi e l’ex assessore alla protezione civile Francesco Scidone.
Rabbia, preoccupazione e dolore corrono anche sui social network come Facebook e Twitter.