La discussione al Senato sul Jobs Act non inizia sotto i migliori auspici: per ben quattro volte manca il numero legale e la seduta slitta al pomeriggio, intorno alle 16. Il governo dovrebbe richiedere il voto di fiducia sulla riforma del mercato del lavoro in tempo per procedere alla votazione domani.
Per Renzi è importante arrivare al vertice Ue sul lavoro di mercoledì con il sì del Senato alla riforma. Ma la strada sembra piuttosto lunga. Alfano in mattinata, ascoltato da Rtl, ha annunciato di aver “fortemente spinto affinché fosse autorizzata” la fiducia, aggiungendo “vedremo se sarà indispensabile usarla ma io la userei”.
La minoranza del Pd invece chiarisce cosa potrebbe succedere tramite Cesare Damiano, deputato: “Posso dire che alla Camera, per senso di responsabilità, noi voteremo la fiducia sul Jobs Act, anche se in modo critico. Al Senato, però, basterebbero sette voti per non avere la fiducia”.