Papa Francesco ha aperto stamattina la terza Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Insieme al Pontefice alla Basilica di San Pietro in paramenti verdi, i cardinali, patriarchi, arcivescovi, vescovi e sacerdoti membri del Sinodo: in tutto 230 concelebranti. Prima di dare il via alle celebrazioni, il Papa ha lanciato un hashtag in un tweet:
Mentre diamo inizio al Sinodo sulla Famiglia, preghiamo il Signore di indicarci il cammino. #prayforsynod
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 5 Ottobre 2014
“Le Assemblee sinodali non servono per discutere idee belle e originali, o per vedere chi è più intelligente”, ha ammonito Papa Francesco nella messa inaugurale del Sinodo. “Il Signore ci chiede di prenderci cura della famiglia”, ha ricordato, esortando i padri sinodali a “lavorare con vera libertà e umile creatività”.
Dopo averne evocato l’immagine, commentando nell’omelia la relativa profezia di Isaia e la parabola evangelica, il Pontefice ha sottolineato che “anche noi, nel Sinodo dei Vescovi, siamo chiamati a lavorare per la vigna del Signore”. “Le Assemblee sinodali servono per coltivare e custodire meglio la vigna del Signore, per cooperare al suo sogno, al suo progetto d’amore sul suo popolo”.
In questo caso, ha proseguito, “il Signore ci chiede di prenderci cura della famiglia, che fin dalle origini è parte integrante del suo disegno d’amore per l’umanità”. “Qui siamo tutti peccatori – ha aggiunto – e anche per noi ci può essere la tentazione di ‘impadronirci’ della vigna, a causa della cupidigia che non manca mai in noi esseri umani. Il sogno di Dio si scontra sempre con l’ipocrisia di alcuni suoi servitori”. “Noi possiamo ‘frustrare’ il sogno di Dio se non ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo”, ha concluso, ma “lo Spirito ci dona la saggezza che va oltre la scienza, per lavorare generosamente con vera libertà e umile creatività”.
Omelia (breve e bellissima) della Santa Messa per l’apertura del Sinodo straordinario sulla famiglia #Synod14 http://t.co/Fp1FF381tC
— Antonio Spadaro SJ (@antoniospadaro) 5 Ottobre 2014
Nel corso dell’Angelus, sono state distribuite gratuitamente quindicimila copie della Bibbia nella nuova versione dai testi antichi. L’iniziativa è stata promossa dalla Famiglia paolina per celebrare il centenario della fondazione per opera del beato Giacomo Alberione e l’inizio del Sinodo dei vescovi sulla famiglia.
Al Sinodo straordinario sulla Famiglia hanno partecipato in tutto 191 membri cui vanno aggiunti altri 62 partecipanti ad altro titolo, per un totale di 253 persone. La rappresentatività geografica è assicurata dai 114 presidenti delle Conferenze Episcopali (tra cui quello della Cei, Angelo Bagnasco)e dai 13 rappresentanti delle Chiese Orientali. Di diritto partecipano inoltre 25 capi dei Dicasteri della Curia Romana con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e i 9 membri del Consiglio della Segreteria del Sinodo, oltre a 26 membri di nomina pontificia, 3 eletti, 16 esperti, 38 uditori di cui 13 coppie di sposi e 8 delegati fraterni.
Al rito Francesco ha voluto inserire 13 coppie di sposi (una delle quali composta da una cattolica e un musulmano) che parteciperanno come “auditores”. Ed una quattordicesima coppia figura tra gli esperti, anche se non con il titolo pieno di “auditores” ma semplicemente come “collaboratori del segretario speciale” (che è l’arcivescovo Bruno Forte): sono l’ex presidente dell’Azione Cattolica Franco Miano e la moglie Giuseppina De Simone, entrambi docenti universitari di filosofia morale, lui a Tor Vergata, lei presso la Facoltà Teologica di Napoli. È la prima volta che i laici invitati al Sinodo sono in stragrande maggioranza coppie di sposi, ed e’ una novita’ significativa visto il tema dei lavori.