“Isis terroristi”, “Ieri Hitler, oggi Isis”, “Ocalan, libertà”, “Viva la rivoluzione di Rojava”. Questi gli slogan del corteo di protesta che ha portato una cinquantina di manifestanti curdi-siriani a tentare di sfondare la porta d’ingresso principale della Camera.
I commessi hanno immediatamente bloccato le porte mentre le forze dell’ordine hanno respinto i manifestanti, che sventolano bandiere inneggianti alla resistenza della città siriana di Kobane, assediata dall’Isis.
Durante i tafferugli, una donna militare che svolgeva il servizio di guardia d’onore è rimasta contusa in maniera leggera.
Dopo qualche momento di tensione la manifestazione è proseguita pacificamente al di là delle transenne che delimitano il piazzale antistante palazzo Montecitorio.