Anthony Banbury, capo della missione Onu in Africa Occidentale volta al combattere il virus, lancia un preoccupante allarme in un’intervista al Telegraph: “L’ebola potrebbe mutare e diffondersi per via aerea se l’epidemia non verrà tenuta sotto controllo velocemente”.
“L’epidemia del virus è il peggior disastro a cui abbia mai assistito – ha proseguito Banbury – Non ho mai visto niente di simile e con un grado di pericolosità così elevato nella mia carriera, durante la quale ho attraversato emergenze, guerre e disastri naturali. Lo dicono anche altre persone, esperti che solitamente non sono allarmisti”.
Nel frattempo, proseguono i controlli su Thomas Eric Duncan, il primo paziente affetto dall’ebola arrivato negli Usa: l’uomo avrebbe raggiunto Dallas dopo essere partito da Monrovia, capitale della Liberia, facendo scalo a Bruxelles, dove però, come specifica un responsabile dell’autorità sanitaria canadese, non esistono voli diretti verso la città texana.
In totale, sarebbe circa 80 le persone che sono entrate a contatto in modo diretto o indiretto con Duncan: tra queste, ha precisato Rick Perry, governatore del Texas, vi sarebbero anche alcuni bambini in età scolastica, che in questo momento vengono monitorati dalle autorità sanitarie.