Gli investigatori della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro hanno sequestrato beni per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro, all’imprenditore Antonio Gallo, ritenuto in affari con la cosca della ndrangheta dei Giampà di Lamezia Terme.
L’imprenditore era stato arrestato, insieme ad altri indagati, a maggio dello scorso anno per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione della Dia chiamata “Piana”. Il patrimonio oggetto del provvedimento, emesso dal Tribunale di Catanzaro, Sezione Misure di prevenzione, comprende, tra l’altro, quote societarie, rapporti finanziari, attività commerciali, nonché beni mobili ed immobili.
Con l’operazione Piana, che si è conclusa nella primavera dello scorso anno, gli investigatori della Dia di Catanzaro hanno ricostruito, mediante l’analisi delle dichiarazioni rese da noti collaboratori di giustizia del comprensorio lametino, dissociatisi dopo il loro arresto dal clan mafioso Giampà, la fitta rete di interessi economici che hanno legato alcuni ambienti dell’imprenditoria alla locale criminalità organizzata.
Il gip distrettuale catanzarese, avallando gli esiti investigativi della citata operazione, nell’ambito della quale era stata tra l’altro evidenziata sia la sproporzione tra i redditi dichiarati ed il tenore di vita del nucleo familiare nonché la ritenuta pericolosità sociale qualificata del soggetto, ha disposto, inoltre, il sequestro preventivo delle quote societarie e dell’intero compendio aziendale della “GA.MA s.a.s.” e della ditta individuale “Gallo Antonio”.