Un piazzale, con un vero e proprio deposito e un distributore mobile per rifornimenti abusivi di carburante, è stato scoperto dalla Guardia di finanza nella zona industriale di Catania. Sequestrati circa 70 mila litri di gasolio.
Quattro persone sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di contrabbando di prodotti petroliferi.
Gli indagati sono stati sorpresi, all’interno di un’area apparentemente abbandonata, mentre erano intenti nel travasare qualcosa da un autoarticolato a una cisterna. Le Fiamme gialle, effettuando un controllo, hanno scoperto che era in corso uno scarico di gasolio che, essendo almeno formalmente destinato in Grecia, non poteva in alcun modo essere commercializzato in Italia.
Così è stata eseguita una perquisizione che ha portato all’individuazione, all’interno di un capannone, di un vero e proprio centro di stoccaggio di prodotti petroliferi. Infatti, sono stati scoperti numerosi recipienti contenenti ulteriore carburante la cui presenza non è stata in alcun modo giustificata da uno dei quattro soggetti, risultato locatario del terreno.
Complessivamente sono stati sequestrati 70.000 litri di gasolio per un valore commerciale di 120mila euro.
“All’interno della struttura – spiegano le Fiamme Gialle – è stato trovato e sequestrato un gruppo elettrogeno collegato a pompe per l’aspirazione di carburante. Alla cisterna erano collegate pistole erogatrici con conta-litri che, di fatto, ne facevano una vera e propria stazione di servizio, in grado sia di rifornire direttamente automezzi che di riempire grossi contenitori di carburante”.
Duplice il danno all’economia legale la condotta illecita individuata: da un lato la sottrazione all’erario di circa 70 mila euro di imposte, dall’altro una concorrenza sleale sul mercato del carburante per autotrazione, vista la possibilità di vendere a prezzi notevolmente inferiori a quelli normalmente praticati al pubblico, pur assicurandosi ampi margini di indebito profitto.