Un uomo armato di pistola e di alcuni candelotti di dinamite ha fatto irruzione in un albergo nel centro di Brasilia, il Saint Peter, e ha preso in ostaggio un dipendente. Il sequestratore si è barricato in una stanza dell’hotel e si è affacciato alla finestra con l’ostaggio dalla terrazza del tredicesimo piano con l’ostaggio ammanettato, al quale ha fatto indossare un gilet con attaccati candelotti di dinamite.
Poche ore dopo, l’uomo però si è arreso. Ha deposto la pistola e fatto togliere il gilet esplosivo al suo ostaggio e si è affacciato con le mani in alto sul balcone della camera dove si era barricato.
La polizia aveva fatto evacuare i circa 300 ospiti e aveva circondato l’edificio. Il sequestratore, secondo il quotidiano locale ‘Folha de S. Paulo’, è Jac Souza dos Santos, ha 30 anni ed era candidato del Partito progressista alla carica di consigliere comunale di Combinado, nello stato brasiliano di Tocantins. L’uomo non ha precedenti penali e ai negoziatori ha chiesto l’estradizione di Battisti, l’applicazione della legge ‘Ficha Limpa’, che impedisce la candidatura di politici condannati.
Il sequestratore aveva dato un ultimatum per le 18 ora locale (le 23 in Italia) per soddisfare le sue richieste, altrimenti aveva minacciato di farsi esplodere con l’ostaggio. Poi la resa.