Il collegio dei magistrati della Corte dei Conti d’appello, ha ridotto in modo cospicuo il maxi risarcimento che era stato deciso per l’ex giunta regionale presieduta da Totò Cuffaro e per gli ex componenti della commissione regionale alla Sanità in merito all’aumento delle ambulanze e del personale del 118. Così la cifra da rimborsare, a carico dei 17 politici,(deputati regionali ed ex) scende da 730mila a circa 35mila euro a testa.
Una riduzione di circa il 96 per cento. Fra il 2005 e il 2006 erano stati condannati dai giudici della Corte dei Conti a rimborsare il danno erariale per 37 milioni di euro. I giudici contabili contestavano un danno erariale per l’aumento illegittimo delle ambulanza da 167 a 280 e le migliaia di assunzioni alla Sise, la società che gestiva il 118, oggi Seus. L’errore di calcolo sarebbe stato determinato perché non era stato conteggiato il risparmio ottenuto dalla diminuzione delle ore di lavoro per i dipendenti, da 36 a 30 ore.
I deputati che, in primo grado, erano stati condannati al maxi-risarcimento e che ora godranno del maxi-sconto sono i membri della giunta Totò Cuffaro, Innocenzo Leontini, Carmelo Lo Monte, Antonio D’ Aquino, Francesco Scoma, Francesco Cascio, Fabio Granata, Michele Cimino, Mario Parlavecchio, Giovanni Pistorio. Ridotti i risarcimenti pure per gli ex componenti della commissione Sanità Santi Formica (presidente), Nino Dina, Giuseppe Basile, David Costa, Giuseppe Arcidiacono, Giancarlo Confalone, Angelo Moschetto.