Arkadij Romanovich Rotenberg, 63 anni, è il compagno di judo di Vladimir Putin, ma soprattutto è uno dei più grandi magnati russi. Le sue società sono proprietarie di beni miliardari e alcune di esse si sono assicurate appalti per 7 miliardi di dollari alle recenti Olimpiadi invernali di Sochi. Nell’elenco stilato dalle autorità americane sui soggetti da sanzionare Rotenberg si è aggiudicato il quinto posto.
Nei suoi confronti è scattato il “congelamento dei beni”, una misura prevista dall’Unione Europea, messa a punto contro i “fedelissimi” del presidente russo, nell’ambito delle sanzioni previste dopo la guerra scatenata in Ucraina.
Ad Arkadij Romanovich Rotenberg sono stati congelati beni per 30 milioni di euro, tra questi il Berg Luxury Hotel, albergo a quattro stelle nel centro di Roma, un immobile a Tarquinia, una villa a Villasimius e due a Porto Cervo.
Il provvedimento, eseguito dalla Guardia di finanza, fa riferimento al regolamento n.269 del 2014 adottato dall’Unione Europea e consiste in “misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l’attività di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale”.