A Montecitorio per la quattordicesima volta la votazione per l’elezione dei membri vacanti della Corte Costituzionale e del Consiglio superiore della Magistratura non va a buon fine. Paola Balducci e Pierantonio Zanettin invece sono i nuovi componenti laici del Csm, eletti da deputati e senatori riuniti in seduta comune. Zanettin ha incassato 525 voti, Balducci 521. Il quorum richiesto era di 509 voti.
Sono state 655 le schede bianche su 848 votanti: deputati e senatori dei gruppi parlamentari hanno seguito le indicazioni dei gruppi parlamentari. Il ricorso alle schede bianche era funzionale per non “bruciare” con un voto negativo i candidati di Pd e Forza italia, Luciano Violante e Donato Bruno.
Nulla da fare dunque per i membri della Corte Costituzionale. Neppure alla 14esima votazione i parlamentari hanno trovato l’intesa. Ancora una volta sono andati in fumo gli appelli lanciati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il quorum per la Consulta è di 570 voti (3/5 dei componenti dell’Assemblea); quello per il Csm era dei 3/5 dei votanti, pari oggi a 509 voti.
Come già avvenuto per le scorse votazioni, il Movimento Cinque Stelle ha scelto la scheda bianca per i nuovi giudici della Corte Costituzionale. Per il Csm invece il nome fatto dai pentastellati è stato quello di Zaccaria.”È sconcertante – si legge sul profilo Facebook del deputato M5S Danilo Toninelli – che la nostra apertura a considerare nuovi nomi rispetto a quelli da noi presentati nel lontano 12 giugno, purché autorevoli, competenti e senza storie politiche alle spalle, sia rimasta inascoltata. È ancora più sconcertante che una forza politica come la nostra, col 25% dei voti, sia esclusa dalla nomina di cariche tanto importanti. L’occupazione del potere è il principale obiettivo della vecchia politica. Ma purtroppo tutto tace, Renzi si fa forte del fatto che sia un argomento poco considerato dagli italiani”.