La vertenza di Accenture e British Telecom da Roma torna a Palermo. Al termine dell’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo economico, il governo ha chiesto alle due aziende di confrontarsi con i sindacati per proporre dei nuovi piani industriali che permettano di salvare il posto di lavoro ai 262 dipendenti coinvolti.
Entro le prossime 48-72 ore, quindi, inizieranno i confronti bilaterali che dovrebbero permettere di trovare una soluzione. Nella ricerca difficile di un’intesa, British Telecom ha proposto di mantenere l’attività e di trasferire una buona parte dei lavoratori nel proprio organico.
“L’incontro di oggi – dice Salvo Ugliarolo, segretario nazionale della Uilcom – è servito per far comprendere alle aziende e alle Istituzioni che a noi non importa soltanto della risoluzione immediata della vertenza ma ci interessa dare una prospettiva solida per il futuro occupazionale dei dipendenti coinvolti”.
Nessuna soluzione, dunque, ma le trattative continuano, mentre continuano anche le manifestazioni dei lavoratori. “Proseguono la discussione e gli approfondimenti con l’impegno del governo, delle aziende, dei sindacati e delle Istituzioni territoriali – ha scritto in una nota il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, a cui i lavoratori avevano scritto una lettera. – In particolare le aziende stanno ricercando un’intesa da sottoporre in tempi rapidi ai sindacati ed allo stesso ministero e che possa a portare alla salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti del sito di Palermo”.
“Esistono oggi le premesse per far partire un negoziato che riesca a dare una risposta ai 262 lavoratori di Accenture di Palermo – ha detto l’assessore al Lavoro del Comune di Palermo, Giovanna Marano. – Il rinvio di stasera è per dare spazio alla trattativa tra aziende, Accenture, BT e sindacato utile alla ricerca del profilo sindacale per le procedure di natura tecnica”.
“Il tavolo che si è svolto al ministero – dice Michele Giordano, Rsu Cisl – ha creato le premesse per entrare più dettagliatamente nel merito della vertenza Accenture e si è riscontrato un sensibile avvicinamento tra le posizioni delle due aziende. Le posizioni tra Accenture e Bt – aggiunge – però non sono ancora chiare anche se da più parti viene ribadito l’impegno a garantire i livelli occupazionali”.
Lunedì 29 settembre è previsto a Roma una nuova riunione sulla vertenza, mentre a Palermo i dipendenti del call center hanno deciso di continuare a protestare e anche stanotte dormiranno nei locali dell’azienda di via Ugo La Malfa, che occupano da martedì scorso.
“Dall’incontro programmato una settimana fa a Roma ci aspettavano soluzioni concrete – dice Claudio Bonfiglio, uno dei lavoratori. – Siamo considerati solo dei numeri, il nostro futuro resta appeso a un filo. Non è cambiato nulla, ci ci troviamo in un limbo, con l’unica differenza che il governo ha passato la palla alle due aziende. Andremo avanti a oltranza fino a quando non avremo risposte sul nostro futuro”.