Non c’è più alcun dubbio: sia ha sempre più paura che il virus Ebola possa arrivare anche in Italia. Nonostante le rassicurazioni del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la psicosi si sta diffondendo a ritmi vertiginosi.
Dopo l’ultimo presunto caso in Sicilia che ha creato allarmismi inutili puntualmente smentiti, il pericolo si è spostato a Napoli dopo che due immigrati africani, un uomo di 46 anni e un ragazzo di 13, sono stati ricoverati all’ospedale di Pozzuoli. I due provengono entrambi dalla zona di Licola del comune di Giugliano (Napoli) e non sono parenti.
I pazienti presentavano febbre alta e diarrea e subito sono stati trasferiti all’ospedale Cotugno specializzato in malattie infettive. Il direttore sanitario dell’ospedale di Pozzuoli, Eugenio Amato, ha escluso che i due siano affetti dal virus.”Dopo il loro trasferimento non siamo stati allertati per una profilassi specifica della nostra struttura e questo quindi esclude che i due pazienti siano affetti da Ebola”.
Subito la folla si è accanita e non sono mancati momenti di tensioni. La struttura ha attivato subito le misure precauzionali previste dai protocolli internazionali e distribuito mascherine tra personale sanitario e chi si trovava vicino al pronto soccorso. Ma oggi le attività sono riprese regolarmente, senza nessun allarme.
Francesco Faella, direttore del dipartimento di Emergenza dell’ospedale Cotugno ha successivamente accertato la diagnosi di malaria per le due persone ricoverate. Per Faella ”si esclude qualsiasi altro tipo di patologia infettiva”.