Un italiano su tre teme la povertà: il 33% degli abitanti dell’Italia ha paura di diventare povero. Solo il 30% pensa di essere tutelato dal sistema welfare. Dati preoccupanti raccolti dal “Diario della transizione” del Censis.
“In un contesto così difficile, con crescita e occupazione che non ripartono”, scrive il Censis “gli italiani pensano sia essenziale proteggersi in caso sopravvenga una malattia, la perdita del lavoro o semplicemente per fronteggiare le spese impreviste”. Dunque gli italiani durante la crisi hanno preferito risparmiare, tenendo i soldi fermi o in liquidità o sui conti correnti.
La massa finanziaria, spiega il Censis, è passata dai 975 miliardi di euro del 2007 ai 1.209 miliardi nel marzo 2014, incrementando del 9,2% in termini reali. Oggi costituiscono il 30% del portafoglio delle attività finanziarie delle famiglie, mentre erano solo il 25% nell’anno prima della crisi.
Ad aggravare questo scenario è il Codacons, che ha raccolto i dati sui consumi. Dal 2007 ad oggi sono diminuiti di 80 miliardi di euro. Ogni famiglia in pratica ha ridotto gli acquisti per oltre 3.300 euro. Secondo l’associazione dei consumatori le famiglia hanno risparmiato su trasporti, abbigliamento, calzatura, mobili per la casa ed elettrodomestici.