Arriva in Italia un test del Dna che permette di sapere se una donna è stata vittima di violenza e maltrattamenti e persino da quanti anni. Una recente ricerca, apparsa sulla rivista scientifica Molecular Psychiatry rivela infatti che le violenze lasciano anche cicatrici invisibili nella psiche e, appunto, nel Dna. L’esame, già utilizzato negli Stati Uniti, è possibile con costi limitati ed e’ ormai alla portata di numerosi laboratori.
Il test misura la lunghezza dei Telomeri, piccole porzioni di Dna che si trovano alle estremità dei cromosomi e che si accorciano ad ogni divisione cellulare, fungendo da veri e propri indicatori della longevità dell’individuo. La loro lunghezza, secondo gli esperti, è in grado di documentare con elevata specificità una storia di maltrattamento e abuso, “al di là di ogni ragionevole dubbio”. La ricerca apparsa su ‘Molecular Psychiatry’ ha riguardato le madri di 236 bambini che avevano subito violenze domestiche, assistito a comportamenti violenti tra i genitori o erano stati vittima di bullismo.
I ricercatori hanno osservato un accorciamento dei telomeri dei bambini maltrattati pari ad un invecchiamento prematuro di 7-10 anni. Il rivoluzionario test verrà presentato domani alle Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino, durante il convegno ‘La salute della donna vittima di violenza: la prova dei maltrattamenti e le conseguenze psicologiche’. Lo hanno organizzato il dottor Patrizio Schinco, responsabile Centro Demetra dell’ospedale Molinette, dall’avvocato Beatrice Rinaudo, penalista e tributarista, e dalla dottoressa Silvia Donadio, responsabile Centro Soccorso violenza sessuale dell’ospedale Sant’Anna di Torino.