Più garanzia per i neoassunti: l’emendamento all’articolo 4 del ddl Poletti depositato dall’esecutivo in commissione Lavoro del Senato prevede “per le nuove assunzioni” il “contratto a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio”. Così il Governo prende carico della delega sul mercato del lavoro contenuta nel Jobs Act: l’obiettivo è di far diventare il contratto a tutele crescenti la forma principale di inserimento nel mondo del lavoro per chi riesce ad avere un contratto a tempo indeterminato.
Nell’ambito dell’esercizio della delega, sarà il governo a varare i decreti delegati “entro il termine di sei mesi dalla data di entrata della presente legge”, prevedendo in essi la gradualità delle tutele e il periodo di contratto. Con la modifica del testo, il contratto a tutele crescenti non sarà più opzionale e non riguarderà solo l’inserimento nel mondo del lavoro ma anche il reinserimento.
Il Governo è delegato anche a compiere una analisi di “tutte le forme contrattuali esistenti” per valutarne la “effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo” anche in vista di una “semplificazione delle medesime tipologie contrattuali”.
“Sulla riforma del lavoro il Nuovo Centrodestra ha ottenuto oggi un risultato straordinario, merito della determinazione e del coraggio del presidente Alfano che con forza questa estate aveva posto il tema. Ma soprattutto oggi si conferma il ruolo attivo e determinante in chiave riformista del Ncd all’interno della maggioranza. Infatti sulla capacità di avviare una coraggiosa stagione di riforme si gioca il futuro del nostro Paese e le possibilità di un definitivo rilancio della nostra economia. Ed oggi il Ncd ha dimostrato di poter svolgere un ruolo principale e decisivo”. Lo ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, senatrice del Nuovo Centrodestra.