Il tema della comunione per le persone divorziate si ripropone ciclicamente negli ambiti ecclesiastici. Papa Francesco ha mostrato in proposito, così come su altre questioni spinose, una certa apertura.
Ma a prendere le distanze da un’inclinazione al cambiamento del pontefice argentino ci hanno pensato cinque cardinali che hanno deciso di mettere nero su bianco le loro considerazioni in un libro che già nel titolo contiene tutte le risposte: “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica”.
Un coro di cinque voci ha dunque ribadito quel “Non possumus” che Clemente VII risposte ad Enrico VIII alla richiesta di scioglimento del suo matrimonio. Un no secco che determinò poi lo scisma della Chiesa anglicana.
Tra i cinque cardinali autori del libro c’è anche il guardiano dell’ortodossia Gehrard Ludwig Muller nominato da Benedetto XVI prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Con questo volume hanno deciso di rispondere a quanto sostenuto da Walter Kasper, il cardinale che su incarico di Papa Francesco chiese a febbraio un armonizzazione di “fedeltà e misericordia di Dio” riguardo ai divorziati.
Il curatore Robert Dodaro spiega al Corriere della Sera che gli autori sono uniti nel sostenere che “Il nuovo Testamento ci mostra Cristo che proibisce senza ambiguità divorzio e successive nuove nozze”. Insieme a Muller ci sono il cardinale Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura apostolica; Walter Brandmuller, presidente emerito del Pontificio Comitato di scienze storiche; Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna e teologo vicino a Papa Giovanni Paolo II e infine Velasio de Paolis, presidente emerito della prefettura degli affari economici.