I 262 lavoratori assunti a tempo indeterminato del call center palermitano Accenture hanno bloccato per qualche ora la via Ugo La Malfa e occupato il tetto della sede della società in segno di protesta. Sono esasperati da mesi di incertezza sul futuro lavorativo, perché la British Telecom ha annunciato di voler interrompere la commessa anticipatamente (la fine era prevista per il 2016).
>LA CRISI NERA DEI CALL CENTER
Intanto, nuova fumata nera per il tavolo di contrattazione al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), dove le parti sociali e i rappresentanti del Ministero cercano soluzioni per evitare la chiusura del call center di Palermo, con il conseguente licenziamento dei dipendenti.
Secondo indiscrezioni sindacali, British Telecom ha dimostrato una chiusura totale a qualsiasi tipo di contrattazione. Così dopo la riunione di venerdì scorso anche la nuova riunione si è chiusa con un nulla di fatto. Clima troppo litigioso tra le due aziende, con posizioni distanti in termini economici e occupazionali. Positivo, però, per i sindacati il fatto che il tavolo sia stato aggiornato a lunedì prossimo.
“Riguardo la vicenda dei lavoratori della Bt-Accenture di Palermo il governo è impegnato attivamente nel trovare una soluzione capace di salvaguardare il futuro di 262 famiglie – afferma in una nota il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari. – Massima solidarietà, quindi, ma soprattutto disponibilità perché in un momento difficile come questo è indispensabile che tutti, imprese, sindacati e governo siano dalla stessa parte al fine di scongiurare il peggio. Per questo ci appelliamo anche al senso di responsabilità di due imprese multinazionali che sembrano, invece, al momento giocare con il destino dei lavoratori stessi”.
“È inqualificabile l’atteggiamento di BT nell’affrontare la vertenza – commenta il sindacalista Salvo Ugliaro, segretario nazionale della Uilcom, presente al tavolo di contrattazione al Mise. – Malgrado i tentativi di ricercare una soluzione registriamo un atteggiamento di chiusura da parte di British Telecom”.
Intanto su twitter l’hashtag #262acasa diventa virale e i lavoratori condividono foto e malumori. Molti i vip che hanno aderito alla campagna in sostegno dei dipendenti Accenture.
“Dal 2000 al 2005 ho lavorato per British Telecom, subito dopo insieme ad altre 261 persone sono transitata in Accenture, – dice Mara Gambino, 38 anni, 2 figli, mentre si trova sul tetto insieme ad altri 15 lavoratori -. Siamo disperati se le trattative dovessero arenarsi e il tavolo al ministero si chiudesse con esito negativo, 262 famiglie resteranno senza futuro a causa dei capricci di due grandi multinazionali”.